Viaggio in Camper nel Barocco della Lecce del Sole

piazza duomo lecce

Viaggio nel Barocco della Lecce del Sole all'incontro della sua magica terra sospesa fra Ionio e Adriatico

Lo chiamavano lo Zingarello, Giuseppe Zimbalo, di Lecce, celebre architetto del Barocco, morì novantenne con i pensieri rivolti a due secoli meravigliosi: il Seicento rinascimentale, il Settecento illuminista. Non a caso la bella e malleabile pietra locale, lavorata con lo scalpellino e tutte le peripezie infinite del Barocco spagnolo, grazie alla creatività dell'architetto, danno vita a un filone speciale di uno stile architettonico riconosciuto universalmente: il Barocco leccese, tutt'oggi candidato nella lista d'attesa del Patrimonio dell'Umanità UNESCO.

Chi passeggia nel capoluogo del Salento e nei dintorni, scopre la facciata inferiore del convento dei Celestini, quella superiore della Basilica pontificia di Gallipoli, il Duomo, la Colonna del patrono Sant'Oronzo e la Chiesa del Rosario (1691); sono tutte opere d'ingegno dello Zingarello.

Per i visitatori più curiosi, l'arte leccese è stagliata nelle vie e vicoli del Centro storico a far bella mostra di un successo estetico dovuto in buona parte alla cultura spagnola, che trasforma Lecce in un cantiere a cielo aperto già a metà del Seicento

"Lu sule" illumina il Salento

Lecce si specchia dalle dune dell’Adriatico verso i Balcani; lo fa voltando le spalle allo Ionio, stesa fra quella terra rossa costellata dagli ulivi secolari della pianura salentina.

Le passeggiate sulla costa orientale offrono scorci meravigliosi, spesso dominati da torri e fortificazioni risalenti addirittura al XVI secolo. Una curiosità speziata: a Porto Cesareo, la Torre Lapillo, di epoca borbonica, fu scena del film "Cugini carnali", commedia sexy all'italiana del 1974, ambientata nel capoluogo salentino da Sergio Martino. 

Porta Rudiae
Porta Rudiae

Ma portiamoci adesso dentro al Centro Storico di Lecce. È cinto ai lati da quattro porte, una in particolare, Porta Rudiae, mostra tutto il pregevole gusto Barocco introducendoci nella via Giuseppe Libertini con i suoi antichi palazzi signorili.

Non distante da Porta San Biagio c'è il Museo archeologico Faggiano, dove sono conservati reperti che vanno dall'epoca messapica, romana, fino al Medioevo.

In via Umberto I, nel Palazzo Taurino, troviamo invece il Museo della Lecce Ebraica Medievale, testimone ulteriore dell'età di mezzo del leccese. 

castello Carlo V

Lecce by night 

Lecce offre ai viandanti momenti animati e giornate dove l'ordine cittadino si risveglia calmo in un ricco decoro ornamentale di balconi e balconcini, nobili palazzi, cortili e ben quaranta chiese. 

A sera la via dei Perroni, o via dello "struscio", nel centro storico, è affollata di localini e negozi. Si scelgono souvenir scolpiti nella pietra locale e le opere di quell'artigianato in cartapesta a cui Lecce ha dedicato anche un museo, ubicato nel Castello di Carlo V.

Spazio poi agli spettacoli d'arte e alle sagre. Il giorno di San Giuseppe, a Guagnano sfilano carri tipici addobbati per la "Matthra", festa dedicata al santo. Sempre nei dintorni di Lecce, a San Cassiano, la sera del 18 e 19 marzo, San Giuseppe si celebra fra "riti antichissimi e un immenso falò".

La cena leccese prevede i fritti abbondanti - considerata la ricchezza d'olio d'oliva -, la “puccia” farcita come si deve, il rustico leccese (con mozzarella, pepe, noce moscata e besciamella) e il “pasticciotto” leccese. Terminate l'impresa assaporando la pasta di mandorla e innaffiate di rosso, a scelta: Primitivo di Manduria, Negromaro o Salice Salentino, insieme rallentano la tensione. 

Basilica del Rosario foto Carlo Elmiro Bevilacqua
                                                                                                                   Basilica del Rosario foto Carlo Elmiro Bevilacqua

Il giorno dopo la festa, a quiete ritrovata, Lecce, e il suo prezioso panorama urbanistico, si vivono fra la contemplazione delle forme barocche nei "merletti ricamati" della magnifica facciata della basilica di Santa Croce, il cui rosone centrale, dicono nasconda cinque volti.

Protagonista il Barocco che sbalordisce continuamente il visitatore, imprimendo nella memoria un viaggio di vera libertà sullo sperone d’Italia. E se non bastasse, il cimitero monumentale ottocentesco, "giardino di pietra", nasconde ai vivi la bellezza dell'arte funeraria neoclassica.

Scoprite poi il segreto del ficus gigante, alto diciotto metri, nel cortile dell'ex conservatorio di Sant'Anna.

Una gita fuoriporta con i figli e nipoti: recatevi al Museo Archeologico dei Ragazzi, nella Lecce ionica, a Nardò, in Via San Gregorio Armeno 178. Il museo è "open air" e organizza laboratori interattivi per vivere davvero come gli uomini della Preistoria. 

Tutta l'arte fra la Lecce romana

In epoca romana, Lecce la chiamavano “Lupiae”, perciò il lupo che si vede impresso nello stemma cittadino e in un mosaico della piazza principale.

Va dunque visitato l'anfiteatro in pietra tufacea, che in età augustea era in grado di accogliere fino a 25mila spettatori e oggi s'impone, in parte ancora sepolto, nel pieno di piazza San Oronzo; è simile nella struttura all'Arena di Verona e al Colosseo.

A sorvegliare l'anfiteatro c'è il "Sedile" o Palazzo del Seggio, un tempo sede del Comune, spicca per le sue arcate gotiche e cela una storia veneziana con la vicina chiesa di San Marco.

Anfiteatro Lecce. Foto, Diego Mola
Anfiteatro Lecce. Foto, Diego Mola

Non lontano il teatro è invece accostato dalla chiesa Santa Chiara, di taglia minore, questo edificio romano conteneva circa cinquemila spettatori. In seguito al suo ripristino, nel 1929, sono stati rinvenuti molti reperti, oggi custoditi nel museo antistante.

Data da segnare in agenda: l'Associazione Dimore Storiche, il 24 maggio, offre l'opportunità di visitare gratuitamente i cortili delle dimore storiche di Lecce, Bitonto e Ruffano, per l'occasione gli spazi saranno animati da concerti, esposizioni e mostre d'arte (ovviamente da verificare con riguardo all'emergenza sanitaria attuale). 

Diego Mola foto.

Foto di Diego Mola

 

 

APPUNTI DI VIAGGIO

Lecce è collegata al Nord Italia tramite la autostrada adriatica A14, Bologna - Taranto, uscire a Bari e proseguire sulla Strada Statale 16 fino a Lecce. Per chi proviene dal centro Italia c'è la A16 Napoli - Canosa, uscita Bari e proseguire sulla Strada Statale 16, direzione Lecce.  

PER LA SOSTA

Parcheggio comunale a pagamento, in piano, asfaltato, assolato, vicino al centro, custodito fino alle 21. La sera un pò rumoroso per il traffico e locali nelle vicinanze. No servizi. Viale Università. 73100 Lecce

GPS: Lat: 40.355394 - Long: 18.166602

Salento Sosta Camper

Tel.+39 0832 261131 - Mobile: +39 349 805512

Via Preti di Campi, 6 – zona artigianale 73010 Lequile (Lecce). GPS N 40.282720, E 18.131779

Agriturismo Arangea a Lequile (LE) - Via Vecchia Lecce Copertino 20 sp San Pietro in Lama-Monteroni, dista circa otto km dal Centro di Lecce. Bassa stagione, 15 euro a notte, sosta camper, acqua, luce, carico scarico, bagni esterni agibili solo d’estate. GPS: N 40.312780, E 18.120830

Informazioni utili

Associazione Dimore Storiche Italiana, Web: http://www.adsi.it/adsi-puglia-giornate/

Punto Info Lecce Castello Carlo V. Orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 21.00; sabato, domenica e festivi dalle 9.30 alle 21.00. Tel.: (+39) 0832.246517

Museo del Teatro Romano. Via degli Ammirati. Tel. 0832.279196. Orario di apertura al pubblico: dal lunedì al sabato dalle ore 09.30 alle ore 13.00. Ingresso a pagamento con visita guidata a richiesta. Visite pomeridiane solo su prenotazione.

Museo Ebraico - Jewish Museum Lecce. Via Umberto I, 9 – Lecce. Tel.: 0832.247016. Orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì 10:00 - 13:30 / 15:00 - 19:00; domenica e festivi: 10:30 -13:30. Chiuso il sabato. Visite guidate private disponibili tutti i giorni su prenotazione. Ticket: ingresso con visita guidata: € 5,00; Ridotto: € 4,00 (gruppi di almeno 10 persone, studenti); Bambini fino ai 6 anni: gratis. 

Andrea G. Cammarata