In Veneto, sulla Strada del Prosecco | Viaggiare in camper

Da Conegliano a Valdobbiadene seguendo la Strada del Prosecco, fra abbazie, borghi rurali e centri medievali, dove la coltivazione della vite è “eroica”. Un territorio dai confini ravvicinati ma candidato a diventare Patrimonio dell’Umanità

La Commissione Italiana dell’Unesco nel gennaio di quest’anno ha approvato ufficialmente la candidatura delle colline di Conegliano Valdobbiadene a Patrimonio dell’Umanità. Nel 2018 la decisione finale. Gli elementi distintivi del paesaggio, che hanno permesso la candidatura, sono davvero unici. Innanzitutto un territorio di ripidi versanti alternati a dolci declivi su cui domina incontrastato il reticolo dei vigneti, da cui si ricavano pregiati vini, primo fra tutti il Conegliano Valdobiadene Prosecco Superiore DOCG. I vigneti hanno disegnato in modo indelebile il profilo, il sapore e la vita di queste terre. L’antica tradizione enologica ha plasmato l’ambiente con case coloniche, rustici, pievi, monasteri, borghi, castelli e ville nobiliari, conservati in perfetta sintonia con il contesto rurale. Anche la stessa pratica agricola è inusuale, condotta quasi interamente a mano su appezzamenti che a volte rasentano il verticale, in condizioni da “viticoltura eroica”, con grande dispendio di fatica e di ore di lavoro. Le colline terrazzate sono disegnate nel versante a sud dalle geometrie imperfette dei vigneti, in attesa dei baci del sole, mentre a nord sono ricoperte dai boschi.

La Strada del Prosecco ed altri itinerari
L’attuale percorso della Strada del Prosecco e dei Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene, inaugurata nel 2003, ricalca in parte l’antesignana Strada del Vino Bianco, qui nata nel 1966, la più antica strada del vino italiana. È un percorso ad anello lungo circa 80 chilometri che collega, attraverso uno stupendo paesaggio collinare, la città di Conegliano a quella di Valdobbiadene. A questo itinerario principale si affiancano altri 3 percorsi tematici: “Il Feudo dei Collalto” (nel territorio dell’antico feudo dei signori di Collalto), “Storia e Cultura tra Serravalle e Follina” (dedicato alla visita di alcuni dei più significativi beni architettonici del territorio) e “Il Torchiato di Fregona” (nella zona di produzione di questo vino passito da meditazione). Le strade serpeggiano fra le colline, in un continuo di saliscendi, strettoie, curve, controcurve e qualche raro rettilineo. Come il Torchiato di Fregona, queste sono strade da meditazione, da assaporare lentamente e con lunghe pause, con estremo relax. Ancor di più se il camper ha dimensioni importanti. Le strade tematiche non sono solo dedicate ad auto, moto e camper: nel territorio esistono anche percorsi per mountain bike e per trekking a piedi, come ad esempio l’Anello del Prosecco Superiore. È un itinerario naturalistico di circa 15 chilometri che conduce attraverso alcune località collinari del Comune di Valdobbiadene, come San Pietro di Barbozza, Santo Stefano, Guia e Saccol. Le mappe dei percorsi e tutte le informazioni sono scaricabili da www.coneglianovaldobbiadene.it, il sito ufficiale della Strada del Prosecco.

L’inizio della strada: Conegliano
Il nostro viaggio sulla Strada del Prosecco inizia a Conegliano, vivace centro commerciale ed economico pedemontano che conserva però un delizioso cuore medievale. La parte storica si allunga ai lati di via XX Settembre, l’antica Contrada Grande, tra nobili case, la bianca piazza Cima e palazzi porticati. Nascosto dalla sequenza dei portici, il Duomo del XIV secolo ha la facciata interamente affrescata. L’interno conserva varie opere d’arte, fra cui la pala d’altare del pittore Giovanni Battista Cima (metà 1400 – inizi 1500), a cui Conegliano ha dato i natali. Accanto al Duomo si trova l’ingresso alla Sala dei Battuti, con splendidi affreschi. I Battuti erano una congregazione che praticava l’autoflagellazione come forma purificatoria e si dedicava ad opere di misericordia. Sulla collina che sovrasta Conegliano si erge l’antico Castello, al quale si accede su percorso a piedi costeggiando le antiche mura carraresi. Il castello è circondato da un bel parco con affaccio panoramico sulla vallata. Dell’antica struttura sono visibili la rocca, la torre della Campana o della Guardia e la chiesetta di Sant’Orsola sul piazzale antistante. La Torre della Guardia ospita il piccolo ma prezioso Museo Civico (info tel. 0438/22871, www.comune.conegliano.tv.it). È ora di partire e di imboccare la Strada del Prosecco, che lambisce la Scuola Enologica di Conegliano, sorta nel 1876, la prima in Italia, tuttora luogo di formazione e sperimentazione.

Un territorio verticale
La Strada si dirige verso Collabrigo e poi Rua, infilandosi in un territorio di vigneti ininterrotti, fino ad arrivare a San Pietro di Feletto, piccolo paese con un accogliente parcheggio antistante un parco e la millenaria Pieve. La chiesetta è posta in straordinaria posizione panoramica, un balcone sull’infinito mare di onde delle colline e sulle cascate di vigneti. Coltivazioni che in alcuni punti sfidano la forza di gravità. Risalente all’XI secolo, la Pieve presenta la facciata con un porticato decorato da preziosi affreschi, restaurati nel 2000-2002. Il campanile si innalza isolato a fianco, una scalinata del XIX scende a livello della strada. L’interno della chiesa è visitabile solo la domenica pomeriggio (info www.prolocosanpietrodifeletto.it). Proseguendo, dopo Refrontolo la Strada conduce con una piccola deviazione al Molinetto della Croda, un gioiello incastonato nella roccia (info tel. 0438/978199, www.molinettodellacroda.it). Visitabile tutto l’anno, è uno dei pochi mulini ad acqua ancora funzionante. In forma dimostrativa, macina la farina di mais per la polenta come fa dal 1630, data della sua costruzione. Arrivati a Solighetto, Villa Brandolini disvela i segreti del nettare di Bacco: il grande complesso architettonico del Settecento è infatti sede del Consorzio Tutela del Vino Prosecco Conegliano Valdobbiadene Docg e sede di eventi e mostre temporanee (info www.pievecultura.it).

Un mare di colline verdi e profumate di vino
Giunti ormai in prossimità di Valdobbiadene, la Strada si attarda fra alcuni dei più bei panorami delle colline del Prosecco, i cui vigneti insistenti lasciano spazio solo ai casolari agricoli e, sulla sommità, ai boschi di castagno. Valdobbiadene è una moderna cittadina, che vanta un’ampia piazza su cui svetta l’imponente Duomo di Santa Maria Assunta, in stile neoclassico. Vero vanto di Valdobbiadene sono però le numerose aziende vinicole presenti sul territorio da generazioni. Tutto profuma di vino e di una cultura enologica secolare che ha segnato in profondità il paesaggio e la vita delle persone. La cittadina rappresenta il giro di boa della Strada, che si avvia al ritorno. Dopo Guia, piccolo paese adagiato sulle colline pedemontane orlate di boschi e filari, deviamo verso Combai, allontanandoci così dal tracciato principale. Combai, frazione di Miane, si erge in splendida posizione panoramica. Qui convivono maestosi castagni e secolari vigneti. Come ogni autunno, anche quest’anno a Combai dal 6 ottobre fino al 1° novembre si svolge la tradizionale Festa dei Marroni (info www.prolocomiane.it, tel. 342/7101141). In breve si giunge poi a Follina e alla sua rinomata Abbazia cistercense di Santa Maria, risalente al XII secolo, restaurata dopo la fine della Prima Guerra Mondiale. Di rilievo sono il chiostro, il monastero e la basilica.

Storia, cultura e bicicletta
Proseguiamo sulla SP 36, ricalcando il percorso tematico “Storia e Cultura” della Strada del Prosecco, e ci fermiamo ai piedi dell’imponente Castello dei Brandolini o Castel Brando, nel paese di Cison di Valmarino, nel club dei Borghi più Belli d’Italia (info www.cison.it). Il castello ospita un hotel, ristoranti, bar e sale museali. È possibile visitare le aree esterne ed interne dell’antico edificio la domenica, con guida (info tel. 0438/976611, www.hotelcastelbrando.com), salendo al castello con una panoramica funicolare. Dal Medioevo alla Preistoria il passo è molto lungo, ma qui basta percorrere pochi chilometri ed ecco che a Revine Lago appare il Parco Archeologico Didattico del Livelet, un villaggio palafitticolo ricostruito nel 2007 sulle rive del bacino Di Lago. Le tre capanne e gli utensili in esse contenuti rappresentano rispettivamente il Neolitico, l’Età del Rame e quella del Bronzo. L’accesso all’area archeologica è consentito solo con visita guidata (info tel. 0438/21230, www.parcolivelet.it). Il lago Di Lago è affiancato da un secondo specchio d’acqua, il lago Santa Maria, separato dal primo da un sottile cordone di terra. Insieme i due formano un delizioso ambiente lacustre con canneti, zone umide e ricca vegetazione. Intorno ai due laghetti scorre un percorso ciclopedonale molto piacevole che compie quasi interamente il giro completo, solo un tratto è su strada trafficata. È in genere ben segnalato, presenta qualche saliscendi e scorci di lago molto rilassanti. Quel che ci vuole per smaltire le curve e le bollicine della Strada del Prosecco.

Weekend in cantina
Visite con degustazione dei vini di Conegliano Valdobbiadene
L’iniziativa, promossa dalla Strada del Prosecco, è rivolta agli appassionati della cultura enologica che si recano sulle colline trevigiane nel fine settimana. Molte sono le aziende del territorio, grandi, di medie dimensioni e piccole, distribuite nei 15 comuni dell’area. Visitarle consente di conoscere storie di uomini e donne appassionati del loro lavoro, filosofie produttive, espressioni territoriali. Ogni weekend dell’anno alcune cantine sono disponibili alla visita e per degustazione dei vini. Non solo Prosecco e Cartizze Superiore Docg ma anche Bianco e Rosso dei Colli di Conegliano Docg, Torchiato di Fregona Docg, Refrontolo passito Docg e Verdiso Igt. È necessaria la prenotazione contattando direttamente la cantina prescelta entro le ore 12,00 del venerdì precedente la visita.  Sul sito della Strada (vedi sotto) è possibile scaricare il calendario 2018 di Weekend in Cantina.
Informazioni: Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene, tel. 0423/974019, www.coneglianovaldobbiadene.it.

Informazioni utili per il camperista

Come arrivare sulla Strada del Prosecco in camper
Dall’autostrada A27 Venezia-Belluno uscita al casello di Conegliano, quindi seguire le indicazioni per la cittadina, punto di partenza di questo itinerario.

Dove sostare in camper sulla Strada del Prosecco

Info turistiche
IAT Conegliano, via XX Settembre 132, tel. 0438/21230, iatconegliano@provincia.treviso.it.
Comune di Conegliano, piazza Cima 8, tel. 0438/4131, www.comune.conegliano.tv.it.
IAT Valdobbiadene, piazza Marconi 1, tel. 0423/976975, www.valdobbiadene.com.
IAT Provincia di Treviso, tel. 0438/21230, www.visittreviso.it, www.marcatreviso.it.
Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene, via Piva 53, Valdobbiadene, tel. 0423/974019, www.coneglianovaldobbiadene.it.
Consorzio Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco, Solighetto di Pieve di Soligo, tel. 0438/83028, www.prosecco.it.

Durata viaggio: 4-5 giorni
Chilometri percorsi: la Strada del Prosecco è un percorso ad anello lungo circa 80 chilometri.

 

Arianna Mantovani