Vallonia da scoprire in Camper

Viaggio alla scoperta dei più bei villaggi di una zona inedita del Belgio rurale che fa bella mostra di fattorie in scisto, cascine tricellulari e case coloniche di pura tradizione delle ardenne

Quando si parla del Belgio, si pensa subito a Bruxelles o alle Fiandre, dimenticandosi che ci sono altre regioni che valgono la pena di essere visitate. Il viaggio che proponiamo questo mese vuole appunto colmare questa lacuna, portando i nostri lettori ad esplorare alcuni tra i più bei villaggi della Vallonia e la splendida campagna in cui sono situati.

Trentuno, sono i villaggi più belli della Vallonia

Forse non tutti sanno che anche la Vallonia, una delle tre regioni del Belgio, possiede un Circuito in cui si raggruppano i suoi più bei villaggi. L'associazione che se ne occupa è nata nel 1994, e pur essendo relativamente giovane, ha saputo recuperare il tempo perduto assegnando a una trentina di villaggi il prestigioso riconoscimento. Effettuare un viaggio alla scoperta dei suoi borghi è l'occasione giusta per cominciare a conoscere il Belgio che, chissà perché, è poco citato dagli amanti dell'abitar viaggiando. Un vero peccato, perché questo Paese è ricco di storia e possiede un patrimonio monumentale secondo a nessun'altro stato europeo.

 

Nobressart, splendore della Vallonia

È situato nel Pays d'Arlon dentro al parco naturale della valle di Atter, è il primo villaggio che s'incontra varcando il confine tra Lussemburgo e Belgio. È veramente piccolo, sono circa 200 le abitazioni, ma questo non gli impedisce di essere un borgo pieno di charme. Le stradine fiancheggiate da vecchie case a schiera perfettamente restaurate e da grandi costruzioni rurali circondate da mura, incontrano piazzette dal fascino antico il cui arredo urbano si integra perfettamente con il sapore d'antan dell'ambiente. Tutto nel villaggio è stato concepito per rendere l'insieme gradevole e pieno di quell'atmosfera “di una volta”, che tanto affascina gli amanti del genere. Assenza totale di brutture urbanistiche come cavi elettrici aerei, l’illuminazione soffusa, le strade ristrutturate e le nuove abitazioni perfettamente integrate nel disegno originale del borgo, sono solamente alcune delle azioni intraprese dagli amministratori di Nobressart per ottenere l’ambìto riconoscimento di villaggio più bello della Vallonia. Il borgo presenta un patrimonio artistico leggermente entusiasmante, perlomeno nell'accezione comune del termine, tuttavia la scuola, la casa comunale, l'antico mulino imperiale, la cascina “Lorraine” e la cascina “Loutschein”, costituiscono delle ottime occasioni di visita che non deluderanno i visitatori.

Laforêt, fattorie tipiche intorno al borgo

Piccolo villaggio del comune di Vresse sur Semois, dista un'ottantina di chilometri da Nobressart, è situato sulla riva sinistra della Semois. Si tratta di un villaggio il cui aspetto agreste è connotato dalle piccole fattorie in scisto, posizionate lungo le due strade che abbracciano la chiesa, cuore del borgo. Le fattorie sono costruite interamente in pietra e si caratterizzano per via dei grandi tetti, gli architravi in legno, le porte particolari, le deliziose finestre, i lavatoi e gli abbeveratoi. Poste all'estremità del villaggio, insieme queste fattorie costituiscono l'arredo urbano “ante litteram” di Laforêt. Come patrimonio monumentale, sono da segnalare la chiesa di Sant'Agata, le case coloniche di pura tradizione delle Ardenne, gli antichi essiccatoi del tabacco e le diverse dipendenze agricole, poste perpendicolarmente ad una stradina parallela alla via principale. Queste costruzioni, risalenti alla prima metà del XIX secolo, rappresentano un'importante testimonianza dello stile di vita dei contadini dell'epoca che, purtroppo, sta scomparendo. Ecco quindi l'importanza di preservare e di ammirare queste costruzioni, vere documentazioni della storia di un popolo. Altre testimonianze importanti della vita rurale del passato sono le cascine “tri-cellulari”, composte da un’abitazione antistante, due costruzioni posteriori che comprendono il fienile e la stalla. Anche queste fanno parte del patrimonio culturale dei valloni, grazie peraltro al Circuito dei villaggi più belli della Vallonia, che contribuisce alla conservazione delle tradizioni di questa regione.

Lompret, borgo del fiume e dei fitti boschi

È un villaggio situato su di un'ansa de l'Eau Blanche il cui sito è stato abitato sin dalla preistoria, come lo testimoniano le numerose scoperte archeologiche. Il borgo sorge in un ambiente naturale, il cui terreno è piuttosto accidentato e si estende lungo un'unica strada che sviluppa il suo percorso tra le rocce, il fiume e i fitti boschi. Il nucleo antico è costituito dai resti del castello feudale, distrutto nel 1640, e dalla chiesa di San Nicola, sorta nel 1879 sulle rovine della cappella del complesso castrale. Le abitazioni, di tipo tradizionale, formano un insieme omogeneo che ben si integra con l'ambiente circostante. I rivestimenti di colore chiaro apportano un tocco luminoso per un paesaggio dominato tuttavia dai toni grigi delle pietre e dai riflessi violacei dell'ardesia, usata per la copertura dei tetti. Lompret è un villaggio prettamente rurale, i caseggiati che lo compongono, comprendono infatti sotto lo stesso tetto, l'abitazione vera e propria e le dipendenze agricole.

Il sito archeologico, ubicato sulla falesia che sovrasta il villaggio, è stato abitato sin dall'età della pietra e da quella del ferro, ha ospitato peraltro una fortificazione gallica, divenuta poi romana. La zona è accessibile tramite un ripido sentiero e la fatica della salita viene ricompensata dallo strepitoso panorama che si gode su Lompret e su tutto il territorio circostante.

La Fagnolle, sul pellegrinaggio verso Campostela

Posto sul versante meridionale di una collina, questo villaggio fa bella mostra di sé al centro di un ambiente in cui predomina il verde dei prati e degli alberi, a cui fa da contrasto il grigio delle case coloniche e delle lunghe file di case a schiera che si susseguono lungo le sue strade.

Situato sul “Camino de Santiago”, Fagnolle fu luogo di passaggio dei pellegrini che scendevano dall'Europa del nord per raggiungere Parigi, Tours e infine Santiago de Compostela. A testimonianza di questa condizione è rimasta la chiesa di San Martino e San Giacomo, risalente alla fine del XVI secolo. Oltre alla citata chiesa, vale la pena soffermarsi a visitare alcuni edifici tipici come la “Maison du Bailli del XVI secolo, l'abitazione tipica del XIX secolo sita in Rue du Quairiat, la dimora classica di Rue de Fagnolle del XVIII secolo, l'ospedale, eretto nel Cinquecento e sito in Rue de l'Hospiteaux, la fattoria di Rue de Fagnolle, i lavatoi e gli abbeveratoi, situati anch'essi nella medesima via.

A pochi chilometri dal villaggio si trova Mariembourg, antica piazzaforte voluta nel 1546 da Maria d'Ungheria. Il villaggio conserva ancora la fisionomia di luogo fortificato e in particolare, sulla piazza Maria d'Ungheria, si possono notare le numerose case del XVII secolo, le otto strade che formavano la cittadella e il Pozzo della fortezza. 

Oltre a quanto già citato, gli amanti dell'architettura militare, potranno visitare la Piazza d'armi e i sotterranei di Philippeville, cittadina che dista una decina di chilometri da Fagnolle, costruiti dal Vauban nella seconda metà del XVII secolo.

Vierves-sur-Viroin, insieme di piccole bellezze

Ancorato sul lato sud di un rilievo della valle del fiume, Vierves-sur-Viroin vede i suoi edifici arroccati a cascata verso il fondovalle, generando in tal modo un dedalo di stradelle e vicoletti che offrono nuove prospettive e scoperte ad ogni curva. Come tutti i villaggi di antiche origini anche Vierves ha il suo cuore pulsante nella piazza principale, con le abitazioni, di norma semplici e addossate le une alle altre, che sembrano voler fare un corpo unico con le strade su cui si affacciano. Le costruzioni riflettono in modo inequivocabile la diversità del sottosuolo e, se la preponderanza è data dalla pietra calcarea, un'attenta osservazione rivela l'uso di scisto grigio, del gres, dello scisto rosso e naturalmente dell'ardesia per le tegole dei tetti. Sono proprio le abitazioni e le varie costruzioni, come la chiesa, la dimora sita in Rue Roche Madoux e il castello dei conti di Hamal (purtroppo non visitabile in quanto proprietà privata) che formano il patrimonio monumentale di Vierves. Nulla di eccezionale se prese ad una ad una, ma nel loro insieme queste particolarità architettoniche valgono a questo borgo il prestigioso titolo di Villaggio più bello della Vallonia.

Magia di Soulme

È un villaggio che non conta più di cinquanta case, tutte raggruppate attorno alla chiesa di Santa Colomba, costruita nel secolo XI in stile romanico, ma trasformata in gotico nel XIII secolo. La maggior parte degli edifici civili risale al XVIII e al XIX secolo ed è costruita in pietra calcarea o imbiancata a calce ed è ricoperta in ardesia.

Tra le costruzioni che più colpiscono il visitatore vanno assolutamente citati, oltre alla chiesa, il Vecchio mulino, la Cascina dei monaci, la Casa parrocchiale e la Vecchia scuola. Come si è visto il villaggio è piccolo e visitarlo richiederà pochissimo tempo, tuttavia l'ambiente è così riposante che lo si abbandona mal volentieri, perciò consigliamo al visitatore di non lasciarsi influenzare dalla scarsità di cose da vedere, ma di abbandonarsi, anima e corpo, nella magica atmosfera di Soulme.

Dinant ai piedi della Falesia

Dinant è senza alcun dubbio una delle città più belle della Vallonia e, essendo in zona, è d'obbligo visitarla. Il centro storico è praticamente incastrato tra la Mosa e la falesia che la sovrasta, una condizione che le dona un fascino speciale degno di molti scatti fotografici da cartolina. La prospettiva migliore sulla Collegiale di Notre Dame, la cittadella, le case antiche dai diversi colori, l'imponente falesia e il Rocher Bayard, si ha dalla riva sinistra del fiume oppure dal centro del ponte che lo attraversa. Da vedere e da fare a Dinant c’è molto, tuttavia si consiglia di iniziare la visita dal lungofiume, vero cuore pulsante della cittadina ed immergersi nella sua atmosfera festosa, magari approfittando dei numerosi bar e ristoranti che popolano la zona e che predispongono ottimamente lo spirito per la visita dei monumenti cittadini, come la Collegiale, costruita in stile gotico tra i secoli XIII e XIV e la cittadella, edificata tra il 1818 ed il 1821, nello stesso posto in cui sorgeva un castello risalente al 1051. Non va poi dimenticata la casa di Alphonse Sax, l'inventore del saxofono, come dimostrano gli strumenti sparsi un po' ovunque nella cittadina. Altre cose da fare sono la visita alla grotta, chiamata La Merveilleuse che si estende per 800 metri quadri, e va provata l'ebbrezza di transitare con il mezzo tra le Rocher Bayard, un picco roccioso alto 40 metri, e la falesia. Secondo la leggenda, la separazione del picco roccioso dalla falesia è stata provocata da un colpo di zoccolo del magico cavallo Bayard, mentre fuggiva dalle truppe di Carlo Magno, infatti osservando attentamente la roccia si può notare l'impronta dello zoccolo. Gli amanti della birra possono visitare l'abbazia di Leffe, dove viene prodotta la famosa bevanda, e cimentarsi nelle degustazioni dei diversi tipi di prodotti.

Crupet, il villaggio del fiume

Crupet è incastonato nella stretta valle del fiume omonimo e si annuncia già da lontano grazie all'imponente mastio che sorge nel mezzo di uno stagno. Due sono le strade che attraversano il villaggio: una alta e una bassa, collegate da vicoletti pittoreschi. Lungo queste vie di comunicazione le case in arenaria, in pietra calcarea e a graticcio, trovano la loro collocazione confondendosi con la roccia alla quale sono aggrappate. La chiesa di San Martino, rimaneggiata in epoche diverse, costituisce invece il cuore storico del villaggio, a cui si aggiungono gli edifici più antichi come il mastio del XIII secolo, il mulino e la casa canonica. A completare l'insieme sacro, vale a dire chiesa, cimitero e casa presbiteriale, è stata costruita, tra il 1900 e il 1903, una grotta dedicata a Sant'Antonio da Padova. Tutto il complesso ha un grande valore patrimoniale ben classificato dalla Regione vallone.

Namur, capitale della Vallonia

Namur, che conclude il viaggio, è la capitale della Vallonia dal 1986. Data la sua posizione, alla confluenza della Sambre con la Mosa, fu abitata sin dalla preistoria, fino a diventare cittadella romana all'inizio della nostra era. La città ha molto da offrire, per cui la sua visita, per non correre il rischio di fare indigestione, va compiuta lentamente, scoprendo le innumerevoli ricchezze poco a poco. Come sempre, si consiglia di iniziare la visita dal centro storico e gustare i suoi vicoli pieni di fascino, dove patrimonio culturale, locali pubblici e boutique attraenti si susseguono in piena armonia. La parte più pittoresca si sviluppa sulla riva della Sambre, dove si concentra anche il maggior numero di edifici di pregio, sia civili che religiosi e militari. Tra i primi spiccano la Halle al' Chair del XVI secolo, l'Hotel Gaiffier d'Hestroy del 1770, l'Hotel de Groesbeeck de Croix e il Palazzo del governatore del 1732. Tra quelli religiosi vanno visitate la chiesa di Santa Giulia, ricostruita tra il 1940 ed il 1944 in seguito ai bombardamenti che la distrussero, quella di San Lupo, edificata tra il 1621 ed il 1645, la cattedrale di Sant' Aubain, ricostruita tra il 1751 e il 1767, la chiesa di San Giacomo del XVIII secolo e la torre civica (Beffroi) del 1500. Il patrimonio militare è invece costituito dai forti, dall'arsenale, dal cimitero militare di Marchovelette e, naturalmente dalla cittadella, quest'ultima però posta sull'altra sponda della Sambre. 

Info

Come dicevamo, i villaggi facenti parte del circuito sono ben 31, troppi per parlare di tutti. Tuttavia, chi intraprende il viaggio proposto, vista la distanza dall'Italia, farebbe bene a visitarli tutti.  

Per informazioni: www.beauxvillages.be/les-villages

PER LA SOSTA

Nobressart

AA,Caserne Callemeyn, Arlon, GPS: Lat: 49.69014 – Long. 5.81961

Laforêt

PS, centre de loisirs de Récréalle, 16, rue Léon Henrard, Vresse sur Semois, GPS: Lat: 49.846888 – Long: 4.976323

Lompret

Camping Communal de Chimay, Allée des Princes 1, Chimay, GPS: Lat: 50.04856 – Long: 4.31712, Telef.: +3260511257, Mail:

, Web: www.chimaycamping.be

Fagnolle, Vierves sur Viroin

AA,  rue Longue, Viroinval, GPS: Lat: 50.074024 – Long: 4.547948

Soulme

AA, Rue des Hayettes 18, Vireux-Molhain, Francia, GPS: Lat: 50.079101 – Long:4.7260443

Dinant

PS, Parking Citadelle de Dinant,  Rue du Fort, Dinant,  GPS: Lat: 50.25807 – Long: 4.91166

Crupet

PS, rue de Bouchat, Yvoir, GPS: Lat: 50.3279 – Long: 4.88059

Namur

AA, Parking Motorhomes Tabora, Place Andre Rijckmans, Namur, GPS: Lat: 50.4669 – Long: 4.86746

Roberto Serassio