Un'area di sosta... a rischio scossa | L'arte di viaggiare

Succede che le aree sosta non abbiano sufficienti utenze elettriche per tutti gli ospiti. I camperisti, pur di non rimanere senza il prezioso bene, si industriano a trovare soluzioni che possono anche mettere a rischio la sicurezza dell’area stessa.

camper camperlife rivista camperistiOgni tanto noi camperisti teniamo dei comportamenti irrazionali: spendiamo delle fortune per dotare il nostro mezzo di pannello fotovoltaico, doppia batteria servizi, pile a combustibile e generatori di corrente ma, quando entriamo in un’area sosta dotata di colonnine per l’elettricità, dimentichiamo immediatamente tutti i nostri investimenti e partiamo, con il coltello tra i denti, alla ricerca della presa perduta.

Mi è capitato qualche tempo fa di essere ospite di una struttura in Francia dove, purtroppo, le prese disponibili erano notevolmente inferiori al numero dei mezzi presenti. In quel momento ho capito che non ci sono limiti alla fantasia dei camperisti. Mi sono infatti trovato davanti agli occhi cavi che correvano per tutta la lunghezza della struttura in maniera molto poco sicura. Considerando poi che stava piovendo, i suddetti cavi erano a mollo nelle pozzanghere. Non mancavano connessioni fatte tramite prese multiple, anch’esse alla portata delle intemperie. Fossero almeno state delle prese da cantiere, ma no, erano delle comuni prese casalinghe, per niente stagne e senza alcuna protezione. L’area in questione è una di quelle superautomatizzate, senza addetti alla sorveglianza, per cui l’ospite è libero di agire secondo il suo raziocinio che, nel caso specifico, si è dimostrato pari a zero.

È vero che le colonnine erogatrici sono del tipo a controllo differenziale e pertanto, in caso di anomalia, dovrebbero interrompere l’alimentazione della corrente, ma siamo sicuri visti i presupposti che siano perfettamente funzionanti o che le centraline elettriche dei camper ospiti siano in piena efficienza? Con la corrente elettrica non ci si deve mai comportare con superficialità: il rischio d’incidenti è infatti sempre molto alto, specialmente quando c’è la pioggia a peggiorare le azioni di persone che agiscono dissennatamente e senza pensare alle conseguenze. L’alimentazione elettrica è importante, ma non al punto da dimenticare le più basilari regole della sicurezza.

Personalmente credo che un giorno o due senza il prezioso bene non possano creare talmente tanti problemi da farci scordare la prudenza, tanto più che - come ho già detto - la maggior parte di noi è attrezzata con sistemi di produzione alternativi. In funzione di questa recente tendenza all’autonomia, se per un breve periodo dovremo economizzare sui consumi non dovrebbe poi essere la fine del mondo. Anzi, dovrebbe essere l’occasione buona per fare conversazione, leggere un libro o dedicarsi a tutte quelle cose che normalmente vengono trascurate a favore della televisione, dei videogiochi, dei computer e di tutti quei parafernalia elettronici che succhiano linfa vitale dalle batterie di servizio. Non lasciamo che i nostri “vizi” prendano piede a discapito della sicurezza. Buon viaggio a tutti! 

 

 

Redazione Camperlife