Un weekend di maleducazione | L'arte di viaggiare

La cronaca di ciò che mi è capitato durante un recente fine settimana è un esempio dei peccati più comuni commessi dai proprietari di camper. Fortunatamente, possiamo sempre contare sull’intervento della divina provvidenza

Di recente ho trascorso un weekend “lungo” in Provenza, presso l’area sosta di Fontaine-de-Vaucluse. La struttura dispone di piazzole ben delimitate, allaccio elettrico, camper service facilmente usufruibile e wi-fi. Non è molto grande, ma sufficiente per il fabbisogno del villaggio. Durante quattro giorni di permanenza ho notato diversi comportamenti disdicevoli all’interno dell’area sosta. Partiamo con l’occupazione abusiva di mezza piazzola in più da camper rivista camper camperlife area sostaparte di un camperista francese: aveva un carrello appendice e quindi ha pensato bene di sistemarlo nella piazzola confinante, naturalmente senza pagare il dovuto. Proseguiamo: dopo aver effettuato il camper service, un altro camperista francese ha lasciato la valvola del serbatoio delle acque grigie aperta in modo che durante gli spostamenti il serbatoio si svuotasse completamente. Mi sono poi imbattuto in un camperista sloveno che, anziché disporsi perpendicolarmente alle vie interne occupando una sola piazzola, ha preferito disporsi parallelamente occupando così ben tre stalli. Un altro suo connazionale invece ha deciso di sostare direttamente fuori dagli stalli, rendendo peraltro difficoltoso il camper service. L’area sosta è altamente automatizzata, pertanto non ci sono addetti a far rispettare le regole. Ci si affida insomma al buon senso e all’educazione degli ospiti. Ora vi racconto invece cosa è successo fuori dall’area sosta durante quegli stessi quattro giorni. La strada che passa davanti alla struttura è piuttosto stretta e a senso unico. I parcheggi per auto e camper che si fermano solamente per visitare la sorgente della Sorgue costano all’incirca 3 euro, una somma abbastanza modesta se consideriamo il luogo. Eppure molti automobilisti e camperisti non sono disposti a spendere questa cifra e di conseguenza parcheggiano il mezzo lungo la strada, rendendo difficoltosa la circolazione e creando situazioni di pericolo. Ho visto un Laika con targa francese parcheggiato addirittura tra due pali. Ancora adesso mi chiedo come sia riuscito a infilarsi in quello spazio: evidentemente le ruote ruotavano di novanta gradi rispetto all’asse del mezzo. Ciò che mi chiedo, pensando sia a chi vuole risparmiare 3 euro sia a chi ragiona solo per sé comportandosi “da furbetto” come ho visto nell’area sosta, è se valga la pena di cercarsi così tanti problemi e crearli al prossimo. Peraltro il camperista con il Laika, uscendo dalla sua posizione tra i pali, è andato a sbattere contro uno di questi, con evidente danno al mezzo. Per fortuna, quindi, alle volte ci pensa la giustizia divina a comminare il giusto castigo. Il discorso sul comportamento di certi camperisti è oramai trito e ritrito per cui non vale la pena di continuarlo in questa sede, ma, visto il castigo ricevuto dal camperista con il Laika, possiamo sempre sperare nella divina provvidenza ed augurarci che, a forza di punizioni, certi maleducati rinsaviscano.

Buon viaggio a tutti... e attenti agli specchietti del camper!

 

Roberto Serassio