La marca può fare la differenza? | La posta dei camperisti

Un neocamperista ci chiede se la marca può davvero fare la differenza anche nella guida.

camper camperlife rivista camperistiSalve, sono camperista da poco e volevo chiedervi se la marca della cellula può fare la differenza. Ho fatto tre viaggi in camper semintegrale in un paio di anni (sempre a noleggio). Durante il primo e l’ultimo viaggio ho utilizzato un Elnagh T-Loft con letti gemelli. Per il secondo ho invece viaggiato con un Laika Ecovip con letti traversali. Nei primi, sorpassando autoarticolati e autotreni, ho sentito lo spostamento d’aria (il classico risucchio). Invece nei Laika non ho avvertito nulla di tutto ciò, ho viaggiato tranquillo come se fossi in auto. Ora vi chiedo: la cellula può fare la differenza? Che sia la lunghezza? Non ricordo le esatte misure ma forse il Laika era leggermente più corto, anche se sempre su meccanica Ducato. È mia intenzione acquistare un camper usato,  ma ora mi viene il dubbio sulla marca da preferire. D’accordo che c’è di mezzo il prezzo, ma se per qualche migliaio di euro si ha una stabilità maggiore, solo questo aspetto fa la differenza e vale la spesa maggiore. Nel salutarvi colgo l’occasione per fare i miei complimenti alla rivista, che dà uno spunto non solo per i camperisti ma per tutti gli automobilisti: con voi ho imparato molto e ne sono fiero. Grazie anche agli amici camperisti che vi porgono in questo spazio domande dalle quali c’è sempre da apprendere. Un cordialissimo saluto e buoni chilometri.

Claudio Contin 

 

Caro Claudio, certo che la marca fa la differenza! E questa è una regola che vale per tutto: dall’abbigliamento, all’elettronica, dalle auto ai camper. È infatti la marca che definisce il posizionamento di un’impresa sul mercato. Avere una forte identità del “brand”, che è l’equivalente inglese di marca, per un’azienda vuole dire essersi assicurata il successo grazie ad un prodotto di valore e altamente caratterizzante. E, ancora, avere ottenuto una buona reputazione e, non ultimo per importanza, avere creato fedeltà con i clienti. Qualità queste che ben identificano i due marchi che lei segnala, posizionati in due fasce di mercato diverse se pur attigue. Elnagh ha un catalogo che parte da 49.490 euro della serie del primo prezzo Baron, fino ad arrivare ai 64.290 euro del più caro dei motorhome Magnum. Un gradino sotto i semintegrali T-Loft con prezzi compresi tra i 54 e i 56mila euro, dove troviamo il “530” con letti gemelli che ipotizzo sia il modello che lei ha preso a noleggio. Il listino Laika parte invece dai 54.900 euro dei nuovi semintegrali Kosmo, fino a raggiungere i 160.990 euro del motorhome Kreos 8000. Al centro dell’offerta Laika abbiamo i semintegrali e motorhome Ecovip, con prezzi compresi tra i 59.250 euro del semintegrale Ecovip 112 e gli 82.990 euro del motorhome Ecovip 712. Scomparsi invece dal catalogo gli Ecovip mansardati, ben presenti nel mercato degli usati, compresi i due modelli Ecovip 1 e Ecovip 8, ambedue con letti a castello trasversali in coda. Molto probabilmente il modello che ha utilizzato è un Laika Ecovip 8 lungo 6 metri e 73, mentre l’Ecovip 1 ha una lunghezza superiore di 7 metri e 20, molto vicina a quella dell’Elnagh T-Loft 530 lungo 7 metri e 38. Ma andiamo alla diversa sensazione di stabilità che ha riscontrato nei due veicoli. Ho avuto personalmente l’opportunità di provare da nuovi i veicoli in questione, ambedue realizzati su Fiat Ducato e senza particolari accorgimenti per garantirne una confortevole tenuta di strada, se non quelli adottati direttamente da Fiat, come le sospensioni anteriori McPherson a ruote indipendenti, sospensione posteriore con balestra e barra antirollio anteriore e posteriore di serie. Ipotizzo quindi per Elnagh uno “stress” di questi organi dovuto a carichi eccessivi continuativi, ad un chilometraggio elevato o motivato da una lunga percorrenza su strade dissestate. In ogni caso, se decidesse di acquistare un camper, una corretta preparazione delle sospensioni ai fini della stabilità e della tenuta di strada è sempre facilmente fattibile. Sostituendo gli ammortizzatori messi a dura prova da un prolungato utilizzo “a pieno carico” tipico degli autocaravan, è possibile ottenere una buona “regolazione dell’assetto” che riduce il rollio come il beccheggio. Risolti i problemi delle oscillazioni, se il veicolo si presentasse anche con un eccessivo coricamento della parte posteriore, l’aggiunta di sospensioni pneumatiche ad aria compressa consente di risollevare la scocca e di aumentare il “filtraggio” delle asperità della strada. Accessori questi che possono essere già stati installati dai precedenti proprietari. Quindi come sempre per un usato, occhio alla scelta e all’esistenza di una documentazione attendibile su tagliandi, interventi e montaggi vari che è sempre bene accetta.

 

 

Redazione Camperlife