Francia in camper, cosa fare nel Canal du Midi

Un dinamico viaggio camper + bici seguendo il Canal du Midi, nel sud della Francia. Da Toulouse fino al mar Mediterraneo si pedala in costante compagnia di house-boat, chiuse fluviali, porticcioli, piccole e grandi cittadine e, soprattutto, all’ombra di platani centenari.

Il Canal de Garonne e il Canal du Midi sono due canali artificiali che tagliano il sud-ovest della Francia e sono uno la prosecuzione dell’altro. Il Canal de Garonne, o canale laterale al fiume Garonna, termina a nord nei pressi di Bordeaux e arriva fin quasi in Atlantico dopo 193 chilometri da Tolosa. A Tolosa il Canal de Garonne cede il passo al Canal du Midi, che si incammina verso sud fino a sfociare nel mar Mediterraneo all’altezza della città di Sète, coprendo una distanza di circa 260 chilometri. I due canali sono così un’incredibile via navigabile che collega l’Atlantico al Mediterraneo e che complessivamente prende il nome di Canale dei Due Mari. Un’imponente opera di ingegneria idraulica che grazie a una serie di chiuse e di ponti permette di superare i dislivelli del terreno rendendo estremamente particolare il paesaggio e il percorso. Con l’avvento della ferrovia e dei moderni mezzi di comunicazione, il canale fu abbandonato per gli scopi commerciali per cui era nato. È risorto però a nuova vita con il turismo: quello fluviale con gli house-boat e quello ciclistico. Gli house-boat percorrono la via d’acqua con estrema lentezza e sono un po’ i fratelli di fiume dei camper. Dove ci sono house-boat i camper sono ben accetti. Le biciclette, alleate degli house-boat quanto dei camper, sfruttano le alzaie del Canal de Garonne e del Canal du Midi, oltre a stradine secondarie, e si spostano seguendo la “Veloroute des Deux Mers”, l’itinerario cicloturistico che dall’Atlantico arriva al Mediterraneo e viceversa.

La nostra strada del mare

L’itinerario camper + bici che qui vi suggeriamo, da compiersi a tappe, inizia a Moissac, piccola cittadina a nord di Toulouse, e termina a Port la Nouvelle, in riva al Mediterraneo. Quindi in breve: si inizia a pedalare sull’ultimo tratto del Canal de Garonne poi a Toulouse si prosegue sul Canal du Midi. Dopo il porticciolo di Le Somail anziché proseguire verso Séte si devia in direzione sud, verso Narbonne e il Mediterraneo, sfruttando gli argini del Canal de la Robine. Sono circa 250 chilometri mai monotoni benché si costeggino dei canali, che di artificiale hanno davvero ben poco. A prima vista paiono fiumi lussureggianti, con anse e rive boscose. Poi arrivano loro, le chiuse, e il discorso cambia. Le “ecluse” sono ogni volta uno snodo di grande attrazione, specie se in quel momento gli house-boat sono in transito e azionano le macchine idrauliche. A fianco, qualche casetta dell’eclusier, l’addetto alle manovre, si è trasformata in punto informazioni, negozietto di souvenir e punto ristoro, sempre invitante per una sosta. Non ci si stanca di pedalare lungo queste vie d’acqua anche perché si è in compagnia di grandi personalità: platani centenari, innumerevoli, che abbracciano il canale a volte in duplice filare, un tunnel fresco, ombroso e protettivo. È una presenza costante e indimenticabile, che non vedi l’ora di rincontrare. Purtroppo però questi giganti verdi si stanno ammalando e a tutt’oggi pare non esserci rimedio. È un fungo che li attacca e non dà loro scampo. Numerosi platani sono già stati tagliati per limitare la diffusione della malattia e alcuni tratti del Canal du Midi sono tristemente spogli (per aiutarli: www.replantonslecanaldumidi.fr).

La pedalata in breve

Non tutti i tratti di questo ciclo-itinerario sono entusiasmanti. Deludenti e faticosi sono i chilometri poco prima di Castelnaudary e fra Carcassonne e Le Somail. Manca una segnaletica adeguata, il fondo è sterrato e adatto più a una MTB, la traccia percorribile è molto stretta. Spingendo un po’ sui pedali e pazientando si superano tutte le difficoltà, specie se si fa uso di app con geolocalizzazione (vedi box qui sotto). In particolare, fra Homps e Le Somail il percorso è addirittura impraticabile. È consigliabile abbandonare l’argine del canale e utilizzare la strada D124 e poi, a Saint Nazaire D’Aude, la D207. Generalmente il percorso attraversa ampie zone di campagna, lontano dal traffico e a volte lontano dagli stessi paesini rurali, di per sé già isolati. È bene partire sempre con una buona provvista di acqua e di panini. La ciclovia non è fra le più rinomate e i cicloturisti non sono numerosi neppure in alta stagione. Le tappe sono da pianificare valutando le proprie capacità fisiche, in base alla composizione della comitiva, considerando quello che si intende visitare lungo il percorso. Per questo è molto utile consultare prima della partenza i siti dedicati (vedi box qui a fianco). 

Le protagoniste secondarie

Il grande protagonista di questo itinerario è senz’altro il canale, ipnotizzatore e mai monotono. Cammin facendo si incontrano però cittadine dal grande fascino che rubano momentaneamente la scena alla via d’acqua. Alla partenza c’è Moissac, sulla riva del fiume Tarn e sul percorso del Cammino di Santiago, via francese. Il bel centro storico mostra con orgoglio l’Abbazia di Saint Pierre e il suo chiostro, fondata nel VII secolo, con un portale d’ingresso capolavoro dell’arte romanica. Poco fuori la cittadina si attraversa il ponte-canale di Cacor, sul fiume Tarn, un ingegnoso ponte d’acqua che oltrepassa altra acqua. Ulteriore città di grande attrazione è Toulouse, il maggior centro abitato attraversato dal Canal du Midi. Se l’ingresso in città sul sellino è deludente poiché attraversa la zona industriale, è molto piacevole invece l’uscita: lungo il canale sostano ormeggiate vecchie chiatte e imbarcazioni di ogni tipo che sono state trasformate in abitazioni, una carrellata di ingegno e creatività da non perdere. Toulouse è chiamata anche “la ville en rose” – la città rosa – per il particolare colore degli edifici e in prossimità dei Ponts-Jumeaux si incrociano tre canali: il Canal de Garonne, le Canal du Midi e il Canal de Bienne. Il centro storico medievale regala monumenti ricchi di storia come le chiese gotiche di Notre-Dame-du-Taur e Saint Etienne, ma anche lo splendido edificio barocco del Capitole e l’ampia Place Wilson, del Novecento.

Castelnaudary e Carcassonne

Passando per Castelnaudary sono due gli aspetti da considerare, uno gastronomico e l’altro di “plaisance”. Per i buongustai, Castelnaudary è la capitale del cassoulet, un piatto tipico a base di fagioli e carne particolarmente gustoso. Tutti gli anni, nell’ultimo weekend di agosto, si svolge in piazza la grande Festa del Cassoulet (info www.castelnaudary-tourisme.fr). Per gli amanti delle attività nautiche invece, ai piedi della cittadina e sul prolungamento del Canal du Midi, si trova un grande bacino d’acqua con un porto fluviale turistico ben attrezzato. A Carcassonne non solo si passa ma è necessario fermarsi un po’. È infatti la maggior città medievale fortificata d’Europa, con un nucleo storico pedonalizzato, vivace e ricco di negozietti, botteghe e ristorantini. La cittadella conta 52 torri e 3 chilometri di cinta muraria che proteggono tesori d’arte e di storia, come la basilica di Saint-Nazaire, con splendide vetrate del XIII e XIV secolo. La cittadella medievale di Carcassonne e il Canal du Midi sono inseriti nell’elenco del patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

Narbonne e Port La Nouvelle

Dopo Le Somail, porticciolo sul Canal du Midi, questo viaggio devia verso Narbonne seguendo il Canal de la Robine che a Port la Nouvelle sfocia in mare; gli argini del canale sono interamente ciclabili. Narbonne è una città solare, luminosa e accogliente, con un passato illustre. Fu fondata dai Romani nel 118 a.C. con il nome di Narbo Martius e fu la prima colonia romana fuori dai confini italiani. Nella centrale Piazza del Municipio sono visibili i lastricati originali di un tratto della Via Domitia, strada romana che collegava l’Italia alla Spagna. Monumenti di grande valore storico e artistico sono la cattedrale Saint-Just et Saint Pasteur, gioiello in stile gotico, e il Palazzo degli Arcivescovi, che ospita il Municipio, il Museo Archeologico e il Museo d’Arte e Storia.

Da non perdere anche Les Halles, in Cours Mirabeau, prospiciente il Canal de la Robine, un grande mercato coperto con un insuperabile mix di sapori e odori. A Narbonne si respira già il profumo del mare, distante una quindicina di chilometri. È a Port la Nouvelle che in questo viaggio lo incontriamo, attraversando in bici una luccicante sequenza di stagni e la Riserva Naturale di Santa Lucia, paesaggio umido che ricorda vagamente la Camargue e dove si possono avvistare fenicotteri rosa e cicogne (info www.reserves-naturelles.org/sainte-lucie). L’abitato di Port la Nouvelle inizialmente disorienta poiché qui convivono diverse anime: quella del grande porto commerciale, quella della località balneare e quella delle grandi, immense, solitarie spiagge della Vieille Nouvelle, a nord dell’abitato e raggiungibili in bici lungo il Canal de la Robine. Nel silenzio di queste spiagge avviene il nostro incontro con il mare, quel Mediterraneo dove l’acqua di tutti i canali e di tutti i fiumi si ritrova e si incontra con tutte le storie trasportate. Si mescola, si confonde pronta per rincominciare da capo il suo viaggio. 

Durata viaggio: 15-20 giorni.

Chilometri percorsi: da Moissac a Port la Nouvelle, passando per Narbonne, sono circa 250 chilometri di strada.

Appunti di viaggio

Per arrivare

Da Ventimiglia, confine ligure con la Francia, si prosegue per la Costa Azzurra sull’autostrada e si continua in direzione Aix en Provence, Arles, Nimes, Montpellier, Narbonne, Carcassonne, Toulouse. Dopo Tolouse proseguire per Bordeaux e all’altezza del paese di Castelsarrasin uscire per Moissac.

Informazioni utili

Uffici del Turismo. Moissac. www.tourisme-moissac.fr,

. Toulouse, www.toulouse-tourisme.com,

. Castelnaudary, www.castelnaudary-tourisme.com,

. Carcassonne, www.tourisme-carcassonne.fr,

. Narbonne, www.narbonne-tourisme.com,

. Port la Nouvelle, www.ot-portlanouvelle.com,

Informazioni generali. Il sito www.plan-canal-du-midi.com, anche in italiano, presenta i due itinerari in bici da Toulouse a Sète e la deviazione Narbonne – Port la Nouvelle lungo il Canal de la Robine. Su www.canal-de-garonne.fr si trova invece tutto quello che serve per prepararsi al percorso in bici Bordeaux-Toulouse. Il sito www.canaldes2mersavelo.com presenta l’intero tragitto dall’Atlantico al Mediterraneo.

Due app indispensabili

Il percorso cicloturistico dei Due Mari non è sempre ben tracciato, ben segnalato e ben percorribile. Specialmente nella parte del Canal du Midi da Carcassonne a Le Somail, alcuni tratti avrebbero necessità di una sistemazione al fondo – che per ora è più per MTB – e di una maggior cartellonistica per guidare il cicloturista a destinazione. Quest’ultimo problema può essere momentaneamente risolto utilizzando due app gratuite con geolocalizzazione, disponibili su App Store e Google Play. Sono “Geo Canal Midi” e “Canal du Midi”, con la mappa interattiva del percorso e tante informazioni utili. La prima app ha forse una miglior funzionalità di geolocalizzazione, la seconda nella sezione “Se loger” presenta, oltre ai campeggi, un elenco di quasi quaranta aree attrezzate per camper che si trovano nelle vicinanze del percorso cicloturistico. Da scaricare entrambe. 

Per la sosta

In questa zona, come in quasi tutta la Francia, sono numerosi i campeggi, le aree attrezzate e i punti sosta dove fermarsi la notte. Di seguito elenchiamo una breve selezione, considerando la vicinanza della struttura con il percorso cicloturistico Veloroute des Deux Mers.

Moissac. Camping Moulin de Bidounet, Saint Benoit, www.camping-moissac.com, sulla riva destra del fiume Tarn e abbastanza comodo per imboccare la ciclopista, GPS: N 44° 5' 48.34'' E 1° 5' 23.982''. Area attrezzata in Chemin de la Rhode, fra il Canal lateral a la Garonne e il fiume Tarn, nella prima periferia est della cittadina, 44 posti camper, comodissima per pedalare, GPS: N 44° 5' 52.829'' E 1° 5' 34.011''.

Grisolles. Camping Aquitaine, Chemin Campemengard 470, lungo la strada D820, www.camping-aquitaine82.com, comodo al Canal de la Garonne, GPS: N 43° 50' 22.978'' E 1° 17' 58.812''.

Toulouse. Camping Le Rupé, Pont de Rupé 21, www.camping-toulouse.com, zona nord della città, vicino al Canal de Garonne, centro storico distante circa 7 chilometri raggiungibile su pista ciclabile, GPS: N 43° 39' 21.752'' E 1° 24' 57.841''.

Castelnaudary. Camping municipal Les Fontanilles, Chemin Fontanilles, a circa tre chilometri dal canale su strada in lieve salita, GPS: N 43° 19' 14.102'' E 1° 56' 11.065''. Area attrezzata in Avenue Arnaut Vidal, 14 posti camper, a due passi dal Canal du Midi, GPS: N 43° 18' 50.702'' E 1° 56' 56.803''. Nei pressi si trova anche un punto sosta su ampio spiazzo sterrato accessibile da Avenue Marechal Leclerc, GPS: N 43° 18' 51.12'' E 1° 56' 51.367''.

Carcassonne. Camping de la Citè, Route de St-Hilaire – strada D104, lontano dal canale ma abbastanza comodo per la visita alla cittadella storica, è dotato di un’apposita area attrezzata per camper, www.campingcitecarcassonne.com, GPS: N 43° 11' 59.95'' E 2° 21' 13.496''.

Narbonne. Camping Les Floralys, Chemin du Maritime - Route de Gruissan, zona sud della città, a circa due chilometri dal centro, in aperta campagna e in riva al Canal de la Robine, www.campinglesfloralys.com, GPS: N 43° 9' 59.116'' E 3° 2' 17.761''.

Port la Nouvelle. Area attrezzata in Chemin des Vignes, vicino alla linea ferroviaria, nella prima periferia, lontana dalle spiagge e dal canale, GPS: N 43° 0' 49.176''E 3° 2' 26.772''. Camping municipal Le Golfe, Boulevard Francis Vals, nei pressi dell’area attrezzata, info www.ot-portlanouvelle.com, GPS: N 43° 0' 54.122'' E 3° 2' 45.419''.

Arianna Mantovani