Evviva la vita all'aria aperta | La posta dei camperisti

Come ci ricorda una delle nostre lettrici, l'educazione e il senso di civiltà spesso si rivelano parole d'altri tempi

Cari amici di CamperLife sono una vostra assidua lettrice e mi complimento per la rivista. Una delle rubriche che preferisco è questa dedicata alle “lettere” perché è ricca di opinioni, punti di vista e argomenti anche polemici. A questo proposito volevo dire anch’io la mia sui nostri amici camperisti. Durante il ponte del 2 giugno sono stata con mio marito in un campeggio del litorale laziale, dove trascorriamo anche in estate qualche giorno. Sono stata meravigliata dalla quantità di camper - quasi tutti italiani - e poi sconcertata ahimè dalla scarsa qualità della gente.camper camperlife rivista camper camperistiTanto per chiarire le idee, spesso al mattino, siamo stati gli ultimi a usufruire dei bagni e molto spesso abbiamo trovato lavandini con residui di dentifricio, capelli ecc. Inoltre ho notato che molti camperisti prima di partire lasciano acceso il camper per diversi minuti, senza considerare minimamente chi hanno accanto. Infine, al termine del breve soggiorno quando la maggior parte ha lasciato le piazzole, sono rimasti i soliti riconoscimenti: carte, mozziconi di sigarette, tappeti di fortuna ecc, come ricordo del proprio passaggio. Cosa dire, mancanza di buon senso e civiltà? Di sicuro poca educazione! Non voglio generalizzare e considerare che tutti si comportano così, ma penso: se ci fosse stato uno straniero, come avrebbe apostrofato questi vacanzieri italiani?
Francesca G.

Carissima Francesca, nel Far West di certi accampamenti dove sostano i camper può succedere di tutto. Mi ricordo di un lettore che ci scrisse per delle pipì indesiderate. Nottetempo uno sconosciuto approfittava infatti della rassicurante mole del suo autocaravan per orinare. Potrei continuare all’infinito con ben altri episodi e, parafrasando un famoso dialogo del film Blade Runner, proseguire dicendo “Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi”. Mi limito invece a semplici considerazioni. Anno dopo anno il nostro mondo è cresciuto, Sono aumentati i “praticanti” ed è diminuita l’educazione. Caravan e camper sono più comodi e confortevoli, ma forse sono diminuiti il piacere e l’avventura. Oggi i campeggi e i punti di sosta sono sempre più spesso invasi da individui che ignorano le norme più elementari della convivenza ed educare chi è ignorante, nel senso che manca di conoscenza e di preparazione, non è facile. Con questo non intendo andare contro al progresso e neppure rimpiangere i tempi pionieristici della tenda e del campeggio libero. L’autocaravan è un’invenzione straordinaria: è capace di portarci da una parte ad un’altra con appresso tutte le comodità di casa. Ma allo stesso tempo se messo in mani sbagliate può insozzare con liquidi maleodoranti e trasformare una linda piazzola in una discarica. È anche vero che siamo diventati il paese dove infrangere le norme è la regola. Basta girare per le strade per convincersi di questo. Ma a dispetto di quello che lei e io abbiamo scritto, sono convinto che molti viaggiatori sanno preservare l’ambiente più di tanti cittadini che lo deturpano. La speranza è di non essere smentito dalla transumanza di camper che si sposterà nell’esodo estivo.

 

 

Redazione Camperlife