Come prevenire le infiltrazioni sul camper

Un buon trattamento preventivo contro le infiltrazioni, ringiovanisce un motorhome ancora gagliardamente sulla breccia nonostante l’età e lo prepara ad una seconda vita

Il tetto è una delle parti più esposte del camper sul fronte delle possibili infiltrazioni. Un problema cui nessun camper è teoricamente immune, pur se realizzato con le tecniche costruttive più pregiate e avanzate: certo, alcuni costosi modelli con cellula monoblocco in vetroresina saranno avvantaggiati su questo fronte, ma si tratta comunque di una ridottissima minoranza.

La posizione del tetto, esposta alle intemperie e al sole cocente che secca guarnizioni e materiali, degradandoli nel tempo, è la più vulnerabile; anche perché purtroppo è la parte meno visibile e meno facilmente accessibile, per cui manutenzione e la pulizia sono meno frequenti, così come la possibilità di verificare a fondo lo stato della cellula dove è più esposta agli agenti atmosferici.

Sui veicoli con qualche primavera sulle spalle è consigliabile quindi effettuare una accorta ispezione dello stato del tetto, cosa che andrebbe fatta a prescindere, specie se il camper viene solitamente posteggiato per lunghi periodi nei piazzali del rimessaggio, all’aperto.

Come si dice prevenire è meglio che curare, quindi prevedere un bell’intervento di impermeabilizzazione prima che le infiltrazioni di acqua possano creare danni gravi è vivamente consigliabile; tanto più sui camper più datati che hanno in buona parte ancora la coibentazione delle pareti affidata al legno, meraviglioso materiale naturale dalle infinite proprietà e che garantisce ottima coibentazione ma con il brutto vizio di assorbire acqua e umidità.

Seguiamo quindi un intervento di impermeabilizzazione di un motorhome piuttosto vecchiotto – diremmo “vintage” - che però, al termine del lavoro, è pronto per affrontare tanti nuovi viaggi all’asciutto. In questo lavoro, la parte più ostica è stata la pulizia e preparazione del tetto, che ha avuto bisogno di una lunga, delicata e qualificata manodopera.

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La prima fase del lavoro prevede lo smontaggio di tutti gli accessori dal tetto.

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Si prosegue con lo smontaggio degli oblò, del Turbovent, dei camini, delle carterature laterali e dei bordi

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Comincia la vera e propria pulizia del tetto che va riportato a “vergine” anche e soprattutto nelle parti dove sono stati eventualmente passati negli anni gli strati di sigillanti vari

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Dopo lo smontaggio delle parti, delle bandelle laterali (che sono state rimosse per rendere il tetto uniforme) e la pulizia dei residui, si procede con la carteggiatura via via sempre più fine e poi al successivo lavaggio del tetto per eliminare a fondo tutti i residui; la qualità di questa fase del lavoro è assolutamente determinante per il miglior risultato finale, per una superficie del tetto liscia ed omogenea, priva di bolle o screpolature.

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Dopo aver pulito il tetto, si passa la base di primer che consentirà una perfetta adesione degli strati successivi della resina impermeabilizzante vera e propria, che vediamo qui applicata con la prima mano

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Trascorse almeno 24 ore dalla prima mano, e dopo aver provveduto alla sigillatura degli oblò in questa fase intermedia, si procede con la seconda mano

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Asciugata la seconda mano dell’impermeabilizzante si procede con l’ultima mano di finitura brillante contro i raggi UV e al riposizionamento degli accessori

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Come ultima fase del lavoro, dopo il montaggio dei pannelli solari, il camper viene sottoposto ad una prova infiltrazioni con allagamento e ristagno dell’acqua sul tetto: il test è stato superato, il lavoro è concluso!

Materiali

Il materiale usato per questo intervento è il Membrapol 260 Professional Camper, prodotto professionale utilizzato attraverso il network di officine camper denominato Membrapol Garage.

È commercializzato dalla azienda omonima che produce una gamma molto ampia di articoli per l’impermeabilizzazione in ambito civile e industriale.

Recentemente l’azienda ha partecipato per la seconda volta al salone di Parma con eccellenti riscontri.

Membrapol 260 Professional Camper è una membrana poliuretanica, idrofoba ed elastomerica, caratterizzata da ottime proprietà meccaniche, chimiche, termiche e di resistenza ai raggi UV, igroindurente e capace di polimerizzare a contatto con aria e umidità.

È disponibile sia per superfici in alluminio che per vetroresina.

Costi e tempi

Il costo per un intervento base presso la FMA International Workshop Caravan e Camper, per un tetto di dimensioni medie e in normali condizioni è di circa 1.200 euro, comprensivi del prodotto con un kit che copre tutte le esigenze fino a circa sei metri lineari di superficie da trattare e della rimozione degli oblò con successiva sigillatura in fase di rimontaggio.

L’intervento descritto in queste pagine è stato, come facile intuire, decisamente più complesso, sia per i numerosi accessori montati sul tetto, sia per la rimozione dei bordi che per la pulizia approfondita che si è resa necessaria, con un costo superiore, intorno ai 1.700 euro.

I tempi di lavorazione prevedono un fermo del camper per circa 7/10 giorni. Il tempo necessario per un intervento come quello qui illustrato richiede infatti tempi tecnici lunghi, non solo per lo smontaggio degli accessori, per la pulizia e la carteggiatura fine, quanto piuttosto per i necessari intervalli per l’asciugatura delle varie mani dei prodotti. 

Si ringrazia per la collaborazione

Il lavoro è stato effettuato da F.M.A International Workshop Camper e Caravan, presso la sede di via Polense 471 a Roma (Tel. 340/2645868 – 392/6234406), che ringraziamo per la collaborazione

Redazione Camperlife