Check up di fine estate | In camper con Fido

Al rientro dalle vacanze è importante sapere se il nostro amico a quattro zampe ha portato a casa qualche “souvenir” indesiderato. Una buona prevenzione e l’igiene quotidiana dovrebbero averlo salvaguardato dalle patologie più comuni

Riprendersi da un viaggio di ritorno magari lungo può richiedere anche alcuni giorni. I cani infatti risentono come noi dei bruschi cambiamenti di clima, luoghi o ambienti. Oltre all’aspetto “mentale” però occorre prestare attenzione anche ad atteggiamenti che possono riferirsi a un malessere fisico. Andiamo con ordine.camper camperlife rivista camper camperisti cane

Lo stress da rientro
Per non farlo soffrire dello “stress da rientro”, che potrebbe rivelarsi molto più complicato di quello che si pensi da gestire, cerchiamo di non catapultarlo nei soliti ritmi frenetici. Ritagliamo degli spazi di tempo per stare con lui. Per prevenire l’ansia da separazione è utile mantenere qualche sana abitudine che si era acquisita in vacanza godendo di un clima ancora piacevole, di ore di luce maggiori e garantendo pasti e uscite ad orari regolari. Insomma è necessario impostare un ritorno graduale alla routine. Altri fattori fondamentali per avere un cane equilibrato è avere fiducia in lui e permettergli di fare esperienze positive anche “lontano da noi”. Naturalmente il nostro amico a quattro zampe deve avere una solida educazione di base perché senza che abbia imparato quello che può fare avrebbe più difficoltà nel gestire l’ansia o lo stress causato da situazioni per lui nuove. Non dimentichiamo che i cani non conoscono ciò che è giusto o sbagliato: da cuccioli la loro mamma ha iniziato un compito educativo che però va poi continuato dai proprietari. Il passaggio di consegne del cucciolo da mamma cane a coloro che lo adottano è un momento molto significativo che non va sottovalutato. La “nuova” persona di riferimento deve sapere educare bene il piccolo con pazienza, amore e chiarezza. L’utilizzo di rinforzi positivi  per insegnargli a rispettare le regole che ci sono all’interno del nuovo branco permetteranno di marcare dei comportamenti per condividere anni sereni di vita insieme. Essere un cane educato e consapevole lo aiuterà infatti a capire qual è il suo ruolo in famiglia e a saper gestire meglio i momenti in cui è solo. Se Fido è appagato, reduce da una bella passeggiata dove ha potuto soddisfare buona parte delle sue esigenze di movimento e gioco, riposerà volentieri mentre aspetta a casa il nostro ritorno.

Attenzione al prurito
A livello fisiologico invece uno dei più grandi nemici del cane è il prurito che può essere il campanello di allarme di allergie e parassiti, disturbi che non vanno mai trascurati. Anche il controllo di denti e orecchie aiuta a debellare in tempi brevi malattie che, se prese sul nascere, evitano di causare problemi poi difficili da curare. Esiste un acaro che infesta ad esempio l’orecchio causando otiti esterne fastidiose e molto contagiose. I sintomi più comuni sono quelli del cane che scuote spesso la testa a terra e si gratta ripetutamente. Le orecchie a prima vista si possono presentare infiammate, sporche di cerume scuro e maleodoranti. A volte il continuo grattarsi di Fido potrebbe essere causato da un’allergia alimentare. Gli ingredienti che compongono il cibo per i cani possono fare un’enorme differenza e il fatto che le “nuove” crocchette siano sempre state divorate ed apprezzate non deve trarre in inganno: i cani hanno un sistema di digestione e assimilazione del cibo completamente diverso dal nostro e le patologie provocate da allergie si possono manifestare anche a distanza di tempo.

Controlliamo la cute
Controllare quotidianamente la pelle del cane con un semplice gesto come spazzolare il pelo ci aiuterà ad individuare la presenza sul nostro amico a quattro zampe dei parassiti più comuni e diffusi in tutto il mondo: pulci, pidocchi e zecche. Le pulci di colore marrone, piccole e velocissime corrono attraverso i peli e saltano sull’animale per succhiarne il sangue per poi scendere a terra e infestare l’ambiente circostante. I pidocchi invece sono creature piccole e biancastre ben visibili che si muovono sempre sul pelo a una velocità inferiore rispetto alle pulci e si nutrono di parti dell’epidermide causando, con i morsi, un grande prurito. Solitamente si concentrano sulle orecchie e sulla testa e depongono le uova sui peli. Come per le pulci anche i pidocchi vanno combattuti con prodotti appositi e camper rivista camper camperlife pulcisono la causa più frequente di prurito intenso. Le zecche sono ectoparassiti che aspettano sugli steli dell’erba il passaggio di quello che diverrà il loro fornitore di cibo. Si nutrono di sangue e amano insediarsi soprattutto nelle zone con scarso pelo come ascelle, pancia, inguine e orecchie. La zecca non salta da un animale all’altro ma si stacca una volta “terminato” il pasto. Se ci dovesse capitare di trovare una zecca sul nostro cane prima di toglierla è meglio stordirla o ucciderla spruzzando un prodotto locale e successivamente con l’aiuto di una pinzetta estrarla con un movimento rotatorio il più vicino possibile alla cute. Questa manovra è utile per evitare che rimanga inserito il rostro che potrebbe causare infezioni. Ricordiamoci inoltre che una volta estratta la zecca non deve mai essere schiacciata perché provocherebbe la fuoriuscita delle uova nell’ambiente circostante. La cosa migliore da fare è buttarla in un sacchetto sigillato di plastica oppure bruciarla.

Un po’ di prevenzione
L’utilizzo di prodotti spot-on, che il nostro veterinario ci avrà consigliato di applicare sul cane con l’arrivo dei primi caldi per preservarlo da pulci e zecche, vengono neutralizzati dai lavaggi frequenti con shampoo mentre sono resistenti ai bagni in acqua dolce o salata. Ci sono anche prodotti in commercio da somministrare per bocca che eventualmente il veterinario potrà consigliarci dopo averlo visitato.

Se “la preda” è l’uomo
Anche l’uomo può essere infestato da pulci e zecche che trasmettono malattie durante il pasto di sangue. Nel caso trovassimo una zecca sul nostro corpo dobbiamo subito rimuoverla, disinfettare l’area del morso e rivolgerci al medico informandolo subito se la zona interessata è dolente, rossa o se sono comparsi sintomi come febbre e cefalea. Le pulci mordono la cute ma non permangono sull’uomo e di solito i morsi sono come punti rossi simili alle morsicature delle zanzare.

Parassiti poco comuni
Tipica degli ambienti molto sporchi è la Cheyletiella o “forfora che cammina“. Si tratta di un parassita molto piccolo che viene scambiato per forfora ma che in realtà si muove. Ne sono affetti molto spesso i cuccioli d’importazione che vengono tenuti in ambienti poco igienici e promiscui. Altra malattia tipica di luoghi non puliti è la scabbia causata da un acaro (lo “Sarcoptes Scabici“) che scava nel derma ricco di terminazioni nervose. Queste, irritate dai parassiti, inducono un prurito insopportabile. Il cane affetto da scabbia ha lesioni piuttosto crostose e si gratta di continuo. Nonostante sia molto contagiosa, per curarla solitamente vengono prescritti dal veterinario semplicemente dei lavaggi con soluzioni e prodotti specifici.

 

Sara Ortolani