I dolci laghi del Matese, un itinerario facile in camper

Lago di Gallo Matese apertura

 

Campania in camper: Il Parco naturale del Matese, fra laghi e faggeti, perfetti per i viaggi con semplicità e libertà...

C'è una strada che attraversa il Parco regionale del Matese, un percorso che serpeggia ridente fra montagne e colline appuntite come piramidi ricoperte di verde. È la strada che dal Lago di Gallo conduce fino a quello di Matese, tagliando l'area lacustre e montanara da cui prende il nome questo territorio protetto del Centro-sud. Il Parco regionale è il non plus ultra degli escursionisti e di chi ama le semplici passeggiate, la mountain bike, il trekking, ma anche lo sci d'erba e quello alpino.

Nel Matese c'è poi chi va a cavallo e chi prende il volo in deltaplano, mentre qualcuno preferisce viaggiare addirittura "dentro la terra", ben accompagnato dagli speleologi. I più esperti conosceranno Il "Pozzo della neve" detto anche "L'abisso dei Sogni o Grotta dei Padri Carismatici", paradiso -o inferno- degli esploratori che qui nelle faggete del Matese orientale, si calano fino a cento metri fra le viscere della terra. 

Nel Parco siamo circondati da uno spazio turistico incontaminato che grida natura da tutte le parti: luoghi selvaggi, paesaggi meravigliosi dove la roccia calcarea dell'Appenino è segnata dalla presenza dei Lupi e i cieli tersi sono sorvegliati dalle Aquile reali.

Quale migliore spettacolo da godersi in camper o caravan? Gli scorci di madre natura del Parco si espandono interrotti qua e là dai laghi azzurri e da dolci borghi storici, come quelli di Cusano Mutri e Caiazzo. L'area protetta del Matese, sovraintesa dall'Ente dedicato della Provincia di Caserta, si estende infatti per più di 33mila ettari. Le cime più alte: quelle del monte Miletto e di Mutria, sommità che sulla mappa segna la fine della regione Campania verso l'inizio del piccolo Molise.   

Cipresseta di Fontegreca

Cipresseta di Fontegreca 

All'inizio del percorso che segue in ordine le Strade Provinciali 89/273/181 da Nord, con una lieve deviazione dal Lago Gallo verso ovest, si scoprono piacevoli sorprese. È davvero uno dei posti più incantevoli del Parco: la Cipresseta di Fontegreca, costellata dagli oliveti, ricca di acqua e terra fertile, anfratti e roccia scavata; nasconde un tragitto lungo circa tre chilometri che si inerpica in salita con un dislivello di quasi duecento metri, ma se servisse in cima si arriva anche con le quattroruote. Luogo ideale dove riposarsi in tutta serenità, approfittando delle fonti che alimentano le numerose piscine d'acqua e cascatelle "zen", perfette per un bagno rinfrescante e in compagnia. Vicino troviamo le aree attrezzate per pic-nic con quello che serve per consacrare i momenti dedicati al turismo in libertà. 

È il fiume Sava di Cipresseta a compiere questo miracolo idrico attraversando il Bosco Zappini, così riccamente folto di cipressi della rara varietà “Horizontalis” che si caratterizza per la chioma allargata e i rami lunghi dei suoi alberi iconici, tutti da fotografare.

Per arrivarci, all'uscita del paese di Fontegreca bassa, si scorge un mulino antico, e ci si addentra nel bosco, davvero degno di uno scenario di Harry Potter; e così seguendo il sentiero ombroso lungo il fiume si scopre anche la cappella della Madonna dei Cipressi, datata al XIV Secolo. Questo santuario, dicono abbia una storia ancora più antica, quando fu eretto da un gruppo di monaci alla fine dell'Ottavo Secolo d.C. Da vedere qui sono le maioliche, le reliquie e i resti delle celle monastiche.  

Letino

Lago di Gallo Matese e il paese di Letino 

È giunto davvero il momento di darsi all'ittica... Nel Lago artificiale di Gallo Matese c'è la possibilità di dedicarsi alle attività della pesca, oltre che alla canoa. Degni di un Sampei si pescano le trote, le carpe, il luccio e i più buoni di voi, dopo avergli mostrato la terra, lasceranno liberi i pesci, forse perché commossi dal miracolo della natura che qui offre spesso l'opportunità di scorgere i fenicotteri rosa e le simpatiche cicogne.

Gallo Matese è un paesino che conta poco più di cinquecento anime, nonostante ciò conserva una tradizione culinaria tutta sua: in cucina si gustano le tagliatelle con fagioli e cotiche, e "udite, udite" la polenta dura con i fagioli la verdura e salsiccia; dai produttori locali consigliamo invece di acquistare i caciocavalli e il pecorino.

Letino Matese

Spostiamoci poco più a sud. Nel paese di Letino si va per vedere un altro scorcio di civiltà, o per approvvigionarsi la cucina del camper. Sono 682 gli abitanti arroccati a quasi mille metri sul livello del mare, letinesi forse eredi di quei sanniti che per primi si insediarono in questo territorio, chissà.

La cultura popolare di Letino è caratterizzata da costumi tipici, i cui colori sono accesi e ben decorati; gli abiti si sfoggiano da tradizione nei riti estivi che si celebrano ancora tutt'oggi insegnando ai ragazzi l'arte del corteggiamento, quella che imparano per poi sposarsi. Il castello di Letino è ancora più in alto del paese di Letino, 1200 metri, cinque le torri di avvistamento, unite dalle imponenti mura che proteggono anche il Santuario di Santa Maria del Castello e pure il temuto Campo santo.

Ingresso Grotte di Cauto Matese

Il lago di Letino e le Grotte di Cauto

Ancora un po' più in là: ecco il Lago Letino, circondato dalle strade strette. Nei dintorni da visitare sono le Grotte di Cauto, due le gallerie percorribili: quella superiore che fra minuti canyon e piscine d'acque si addentra in uno scuro percorso alto trenta metri e costellato di stalagmiti e stalattiti; nella galleria inferiore si vedono invece i crostacei dal guscio bianco, e sono queste delle forme di vita speciali che non hanno occhi. 

Tutto lo scenario attorno al Lago del Matese 

Il lago del Matese è nel cuore del Parco. Paradiso del turismo lacustre, si è originato dalle nevi del monte Miletto (2050 m s.l.m.) e ha aumentato la sua portata anche grazie all'intervento dell'uomo che si è rivelato comunque molto discreto, non perturbando affatto il paesaggio naturale.

È il lago carsico più elevato del Belpaese e Carmelo Colamonico, geografo di fama, descrisse il mutamento del bacino con queste parole già a metà del Novecento: "Nelle forme del paesaggio naturale benissimo s’inquadrano le stesse masse d’acqua artificiali, le quali dànno armonia e vita alle zone spianate in cui si raccolgono, valgono a differenziarle l’una dall’altra, accrescono nella montagna le note di incanto e di agreste bellezza, che vi sono peraltro così largamente e così variamente profuse."

Di fatto il panorama dalle acque del Matese è mozzafiato, a contorno spiccano le cime dei monti, offrendo uno scenario quasi alpino. Un'escursione consigliata nei dintorni del lago (info qui) ci porta in circa tre ore nel Parco d'Amore, qui fra i colori accessi della natura, nella faggeta immensa, si celava anche la povera e bella Marianella che, dice la leggenda, fu uccisa da un nobile, potente -e di pessimo aspetto-, perché lo aveva rifiutato.

Un'altra vista meravigliosa del Lago Matese si gode da Scogliera, zona particolare che offre anche l'opportunità per il birdwatching. Sono invece numerosi i sentieri consigliati da Apt Matese per dedicarsi al cicloturismo nel Parco del Matese.

Il viaggio continua verso sud, a Castello del Matese da cui si gode la bella vista sulle valli di Rivo e del Torano. Non mancate di visitare le rovine del Castello medievale che porta traccia della dominazione normanna, e immergetevi nel Barocco della chiesa di Santa Croce.

Forre di Lavello Matese

Ma torniamo nella natura. Altro luogo di estrema suggestione è Forre del Lavello che si trova fra due località immancabili del Parco del Matese: Cerreto Sannita e Cusano Mutri. Le Forre costituiscono quei canyon che si sono fatti spazio grazie alle acque del torrente Titerno, per vederli si segue un sentiero facile, lungo circa due chilometri, che offre anche alcune deviazioni verso luoghi fantastici come la Grotta delle Fate, il Ponte del Mulino, il Muraglione, il Ponte di Pesco Appeso, la Caverna dell’Elefante, la Grotta dei Briganti, La Grotta delle Streghe... In viaggio! 

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APPUNTI DI VIAGGIO

 

Per arrivare

Viaggiando in autostrada (A1), da Nord si esce a Caianello, prendere la SP 372 "Telesina" (superstrada Caianello-Benevento), quindi uscire a Dragoni/Piedimonte Matese. Per chi proviene da Sud si esce a Caserta Nord. In seguito si continua osservando le indicazioni per Caiazzo/Piedimonte Matese

PER LA SOSTA

Agricampeggio Falode (convenzionato Club CamperLife), Numerosi posti camper dotati di tutti i comfort della categoria: punti luce, docce, lavabo, wc e camper service all’ombra di imponenti faggi secolari.

Indirizzo: Strada d'ingresso Falode, 81010 Castello del Matese CE

GPS: 41.409525, 14.441657

Informazioni utili

Parco regionale del Matese, sito web: http://www.parks.it/parco.matese/arr.php

APT Matese: guide turistiche, gite enogastronomiche, attività sportive, percorsi didattici e itinerari, sito web: https://matese.guideslow.it/strutture/associazione-promozione-turistica-apt-matese/

Si ringrazia Matese.guideslow.it (Guida turistica del Matese) per le fotografie

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Andrea G. Cammarata