Tour in Alto Adige con AciCamper Club Livorno

08/07/2018 - 16/07/2018 Trentino-Alto Adige

TRA LE MONTAGNE DELL’ALTO ADIGE CULTURA, CUCINA E LEGGENDA
8 / 16 Luglio 2018

La lunga stagione invernale è ormai terminata e molti degli impianti di risalita ci danno l’arrivederci a novembre prossimo. L’inverno con tantissima neve ha dato il meglio di sé e ora con l’estate, il fondovalle non vuole essere da meno. Le città paiono giardini in fiore e si animano di eventi culturali imperdibili. Le cantine invitano a conoscere prelibati vini e spazi solitamente inaccessibili aprono i loro battenti. La notte si illumina di colori e la luce gioca con l‘acqua delle fontane e dei fiumi. 

Contrasti paesaggistici e culturali mantengono vivo il microcosmo dell'Alto Adige e delle Dolomiti: una terra in cui la cultura è vita e si manifesta anche nelle specialità enogastronomiche; una terra in cui la natura sa ancora dettare i propri principi e la gente è ancorata alle tradizioni pur guardando al futuro. Una vacanza in Alto Adige è tutta da vivere…..ed è quello che vuole offrirvi ACI Camper…..!

PROGRAMMA
Domenica 8 luglio ci troviamo a Bolzano dove l’Ente Fiera, in Via Marco Polo – 46°28’20.30”N – 11°19’45.37”E (all’ingresso sarà esposto uno striscione Scuderia Dolomiti) ci metterà a disposizione i suoi spazi per non farci sentire una volta tanto “occupanti di parcheggi” ma ospiti (carico e scarico nelle vicinanze) e, come ospiti sarà la Scuderia Dolomiti a darvi il benvenuto domenica sera con un aperitivo tirolese e calici di nettare di uva, sambuco, mela….

Lunedì 9 luglio ci aspetta la città: Bolzano è il capoluogo dell'omonima provincia autonoma dell’Alto Adige ed è situata in una valle al centro di colline ricche di vigneti. È la porta verso la catena montuosa delle Dolomiti, nelle Alpi italiane. Grazie alle sue due entità, Bolzano è capace di stupire i turisti provenienti da ogni dove. I due volti, uno Nord-Europeo e l’altro più Mediterraneo, costituiscono un connubio perfetto rintracciabile nelle bellezze storico-artistiche della città. Oggi il capoluogo altoatesino è città cosmopolita che sa essere vivace, allegra, moderna e raffinata al tempo stesso! Nel centro medievale della città si trovano il duecentesco imponente Castel Mareccio e il Duomo di Bolzano caratterizzato dall'architettura gotico-romanica. E inizieremo proprio da qui, accompagnati da guide esperte dell’Azienda di Soggiorno di Bolzano, il nostro giro per la Bolzano “vecchia”, partendo dal “salotto buono” di Bolzano che è la centralissima piazza Walther!.
Pranzo libero in uno dei tanti ristorantini e trattorie di Bolzano o ritornando ai camper e al pomeriggio la visita al famoso “Ötzi” che vi aspetta tutti nel suo “freezer“ dove da anni riposa a temperatura e aria controllata. L'Uomo venuto dal ghiaccio (Uomo del Similaun, Ötzi), con gli oggetti che lo accompagnano costituisce il complesso espositivo centrale del Museo Archeologico dell'Alto Adige. Modelli, ricostruzioni, immagini stereoscopiche, video e stazioni multimediali interattive permettono di dare uno sguardo al più remoto passato del versante meridionale della catena alpina, con ricchezza di informazioni e al tempo stesso in modo gradevole. 5000 anni fa un uomo si avventurò sulle gelide alture dei ghiacciai della Val Senales, dove morì. Nel 1991 venne scoperto per caso, insieme ai suoi abiti e al suo equipaggiamento, mummificato, congelato, un evento sensazionale per l'archeologia e un'istantanea eccezionale, che colse una persona dell'età del rame in viaggio in alta quota. Ritornati ai camper, a pochi passi dal nostro parcheggio, chi vuole e soprattutto le Signore, si potranno avvicinare a piedi alla vicina fabbrica di ceramiche Thun dove, oltre alla completa esposizione della produzione, uno shop di seconde scelte o fine serie, farà la felicità di bancomat e carte di credito! Ma ne vale la pena per tutti….si varca l’ingresso in penombra e lasciando alle spalle il traffico della città, è di colpo sorpresa: ti trovi nel cuore delle Dolomiti, tra cime maestose e verdi pascoli.
E’ la magia del Panopticum, la sala d’ingresso di Thuniversum, un suggestivo gioco di immagini che immortalano le bellezze dell’Alto Adige! E ne vale la pena!! Dopo cena, concluderemo la giornata con la proiezione di un filmato su Carlo Abarth. Nativo di Merano, cittadina a pochi chilometri da Bolzano, ma vissuto a lungo a Vienna, il nome Abarth è legato alle tante Fiat 500 e 600 “elaborate” degli anni 60 e 70, ma anche a record in pista e vincenti prototipi che nelle corse in salita tanto fecero arrabbiare il ben più blasonato Ferrari. Il filmato è curato da Ezio Zermiani, “ uomo della Formula Uno” ed ex commentatore RAI, che rimarrà con noi per una simpatica chiacchierata!

Martedì 10 luglio la sveglia non suonerà prestissimo ma la tecnologia non può aspettare: saremo infatti ospiti dell’unico centro in Italia dove si produce idrogeno per autotrazione. Visiteremo la sede, la produzione con lo stoccaggio e le “pompe” dove gli autobus di linea di Bolzano e qualche vettura fanno il loro pieno!
Poi inizieremo a salire i tornati e con lo sguardo da una parte al “Catinaccio” la montagna rosa di Bolzano e dall‘altra alla conca della città e ai suoi vigneti collinari, arriveremo sull’altipiano del Renon.
Tra le Alpi e il Mare Mediterraneo, dove il cappuccino e lo strudel alle mele si incontrano per un appuntamento gustoso, dove panorami alpestri mozzafiato si fondono con la dolcevita italiana: qui si trova l’Alto Adige e, proprio nel suo cuore, l’Altipiano del Renon con un’altitudine media di 1.000 metri.
Dai pendii baciati dal sole a valle fino al Corno del Renon a oltre 2.000 metri di altitudine, il cuore dell’amatore trionfa ad ogni meritato bagliore di luce e alla gioia di raggiungere la vetta.
La vista panoramica mozzafiato a 360° sull’orizzonte montano dell’Alto Adige, tra le ripide creste delle Dolomiti, patrimonio naturale mondiale dell'UNESCO, e le dolci colline nelle vallate circostanti, toglie il fiato a tutte le età, sportivi e dilettanti, amanti della natura e dell’azione.
Sull’Altipiano del Renon ce n’è per tutti i gusti! Dopo aver parcheggiato presso lo stadio del ghiaccio (il Renon gioca a hokey in serie A e sull’anello esterno in inverno si allenano campioni nazionali e mondiali) , ci recheremo a prendere il vecchio trenino che collega Collalbo a Soprabolzano ( 6,8 km) ma che un tempo, con una cremagliera, collegava Bolzano al Renon. Era il 13 agosto 1907 quando venne festosamente inaugurato il trenino del Renon, che conduceva da piazza Walther, nel centro di Bolzano, direttamente sull’Altipiano del Renon.
Tra Bolzano e Maria Assunta, grazie alla trazione a cremagliera, il trenino superava un dislivello di poco meno di 1.000 metri di altitudine prima di proseguire su un percorso pianeggiante da Maria Assunta per Soprabolzano, Stella e Collalbo. Ne faremo un pezzo fermandoci allo stupendo laghetto di Costalovara; pranzo presso Soggiorno Alpino ANA ritorno in trenino per godersi la calma e il silenzio di questi luoghi. In serata saliremo ancora fino ad arrivare al parcheggio (parte a noi riservata) della cabinovia del Corno del Renon, località sciistica invernale ma anche accesso in estate a stupende passeggiate in alta quota fino al rifugio del Corno del Renon del CAI Bolzano, facilmente raggiungibile.
Tavoli fuori, cena in compagnia libera e ….massima libertà!

Mercoledì 11 luglio Sarà interamente dedicato al Corno utilizzando la comoda cabinovia e godendo del panorama stupendo che dalla cima si può ammirare! Dopo un’abbondante colazione con i “krapfen” altoatesini, saliremo alla Cima del Lago e, per chi vorrà, per piacevole sentiero o forestale tra i prati, si potrà arrivare fino al rifugio del Cai; per chi non se la sente, i boschi attorno all’impianto saranno occasione di fresche passeggiate e….qualche fungo! Pranzo libero al rifugio, al sacco o in camper! In serata muoviamo i nostri mezzi per scendere in val Sarentina.

Giovedì 12 luglio Il piccolo ma piacevole centro della valle, Sarentino, ci aspetta con i suoi artigiani e le tradizioni più antiche dell’Alto Adige: lavorazione della lana: tappeti in lana di pecora, giacche lavorate a maglia - le famose “Sarner Jangger” , ciotole in legno lavorate al tornio , articoli in cuoio ricamati con piume di pavone, balsami di pino mugo e il favoloso speck!.
Parcheggeremo in una piazzetta riservata e visiteremo il piccolo museo contadino e i laboratori artigiani non mancando di fare un breve giro per il ristretto centro dell’abitato!
Scoprire la Val Sarentina significa lasciarsi alle spalle tutto quello che avevate in mente sulle destinazioni turistiche finora conosciute e intraprendere un viaggio verso un luogo straordinario, alla scoperta di un paesaggio naturale sorprendente. E se anche la Val Sarentina, situata in posizione quasi nascosta nel cuore dell’Alto Adige, è una splendida meta turistica, lo si deve alle persone che qui vivono. Il loro modo di essere e il loro stile di vita è infatti tanto unico e autentico quanto nessun’altro in Alto Adige. Nel tardo pomeriggio saliremo la valle per portarci a piccolo paese di Riobianco, 1335 m, dove in un ampio parcheggio ci fermeremo per la notte per gustare tutti assieme una cena tipica sudtirolese! Con sorpresa.

Venerdì 13 luglio Di buon’ora riprendiamo il viaggio nel nostro ’”alternativo” Alto Adige per salire ancora più in alto e raggiungere il passo Pennes (2211 m.). Dopo un veloce sguardo e le foto di rito, (il posto dove sostare è molto limitato e spesso invaso da moto), inizierà la discesa verso valle e verso la nostra prossima destinazione: la Val Ridanna e la miniera di Monteneve. 800 anni di attività mineraria, le tecniche d'estrazione e di trasporto impiegate dal Medioevo e i macchinari originali, funzionanti tutt' oggi.Eserciti di minatori estrassero minerali preziosi come argento, piombo e zinco in situazioni climatiche e lavorative estreme. La miniera chiuse definitivamente i battenti nel 1985, dopo una gloriosa storia. Oggi, trasformata in museo, offre una panoramica straordinaria e concreta delle tecniche antiche e moderne d' estrazione dei materiali. I visitatori vengono accompagnati da guide locali e, in gran parte, discendenti da famiglie di minatori.Ci immergeremo nel mondo delle miniere, toccando con mano il duro lavoro dei minatori. L' intera catena produttiva delle miniere e' rimasta intatta. Vi illustreremo, infatti, l' intero processo, dall' estrazione, attraverso il problematico trasporto fino all' arricchimento del minerale. Gli impianti originali sono ancora funzionanti e, durante la visita, verranno azionati per voi. Nel tardo pomeriggio ripercorreremo la strada di accesso alla valle non lesinando sguardi alle cime e ghiacciai più alti dell’Alto Adige, ai masi antichi in legno che la ornano e passando anche nei pressi della residenza-castello sede del museo della caccia.
A Campo di Trens, nei pressi di Vipiteno, nella vecchia area doganale ormai in disuso lungo la pista ciclabile Monaco di Baviera-Venezia e la ciclabile Brennero-Bolzano, ci aspetta un bello spazio a noi riservato e la possibilità di carico e scarico. Fuori i tavoli e cena libera in compagnia.

Sabato 14 luglio Casette colorate, viuzze dello shopping, pittoresche piazze medievali e un paesaggio di montagna che sembra a portata di mano: la città alpina di Vipiteno in Valle Isarco incanta i suoi visitatori con un fascino unico. Alcuni anni fa, la piccola città, è stata anche nominata uno dei più bei borghi d'Italia. La pittoresca strada principale, formata dalla Cittá Vecchia e dalla Città Nuova, brilla ancora nel bagliore del tardo Medioevo e vi invita a fermarvi. Il municipio, con la sala consiliare gotica che oggi ospita anche il consiglio comunale, testimonia la prosperità del 15 ° secolo, quando con l'estrazione dei minerali Vipiteno era nel suo periodo di massimo splendore. La visiteremo accompagnanti da brave guide locali dopo aver parcheggiato i nostri camper presso la stazione a valle dell’impianto di Monte Cavallo, la montagna che domina la città.
Dopo pranzo , visiteremo una latteria che produce formaggi locali e un po’ di shopping poi, percorrendo la statale del Brennero, lasceremo Vipiteno passando tra Castel Tasso e Castel Pietra che, come guardiani a difesa della città, si ergono sulle due sponde della conca abitativa per arrivare alla nostra meta, il Forte di Fortezza dove pernotteremo.

Domenica 15 Luglio Ci aspetta ancora un tesoro da scoprire e in questo caso, visto che ancor oggi non si sa che fine abbia fatto..l’oro del Fuhrer….più che mai pertinente è la denominazione della nostra nuova destinazione: il Forte di Fortezza! Alla sua apertura, nell’agosto del 1838, il Forte Asburgico era considerato un capolavoro architettonico tra le opere di fortificazione. A prova di bomba e sapientemente ideato in ogni dettaglio, quest’opera di sbarramento avrebbe impedito il passaggio di qualsiasi esercito. Ma nessun esercito nemico è mai giunto alle porte del Forte e la struttura venne principalmente adibita a deposito. Il Forte ancora oggi è un luogo magico in cui si intrecciano le vicende e viene scritta la storia della regione, come quella della monarchia austro-ungarica o quella del trasporto moderno che con due linee ferroviarie, la strada statale e l’autostrada, ha saputo abbattere le mura del Forte per attraversarlo in addirittura 4 punti diversi oppure quella del tesoro che fu nascosto qui durante la seconda guerra mondiale.

Parcheggiati con molta attenzione “vicini-vicini” i nostri camper, visiteremo la parte principale del forte: una cappella per gli ufficiali, il bunker dell’oro, il forno, le scale sotterranee con 451 gradini, infinite stanze e feritoie. La fortezza è un luogo di incontri inaspettati, in cui perdersi e ritrovarsi. La visita guidata permette di vedere dietro le quinte di quest’opera monumentale e della sua storia.

Terminata la visita, passando dalla città di Bressanone e dal bel borgo di Chiusa, abbandoneremo la statale 22 Brennero-Abetone per salire nuovamente in montagna, direzione Barbiano con il suo campanile storto e Villandro sino ad arrivare al parcheggio dell’Alpe di Villandro nei pressi del Rifugio Gasser.

Il tramonto ed ancor più il sorgere del sole con uno scenario incomparabile, sarà il biglietto di saluto per la fine del nostro viaggio in Alto Adige .
Qui lo sguardo spazia su tutte le Dolomiti altoatesine e starà ad ognuno di voi trovare sull’alpe, in un paradiso con più di 20 km² di pascoli pianeggianti ad un’altitudine 1700-2500 m slm,, lo spazio ideale per le foto ricordo!

Ad est i monti pallidi delle Dolomiti creano uno sfondo meraviglioso, mentre a nord la vista si estende fino al gruppo Vedrette di Ries e le Alpi dello Zillertal. ad ovest può ammirare le Alpi dell’Ötztal e il gruppo dell’Ortles. Verso sud la vista si estende sul mondo alpino del Trentino (Brenta, Adamello…).A 2000 slm si trova il limite della vegetazione arborea. Sopra ci sono i pascoli aridi e affascinanti, sotto prati rigogliosi tra pini di montagna (pino mugo), e il pini originali, che modellano il paesaggio alpino.

Ci aspetta ancora una cena di saluto e con tante prelibatezze altoatesine, una buona grappa di mirtilli o mugo, visto che non dobbiamo guidare, e un dolce riposo nel più grande silenzio dell’Alpe!

Lunedì 16 luglio, giorno dedicato al riposo, sarà per tutti invece il momento dei saluti e del viaggio di ritorno, passando nuovamente per Barbiano e riprendendo la statale del Brennero in direzione di Bolzano dove chi non ha fretta di tornare a casa potrà caricare e scaricare nuovamente e magari fermarsi a dormire.

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